04-01-2015 - Salve a tutti; aggiornamento mattutino in occasione di un rapido passaggio perturbato nelle regioni Adriatiche, ben documentato dall’immagine del satellite (fig.1).
fig.1
Come previsto, la saccatura sta colpendo in maniera marginale la penisola italiana, i fenomeni sono limitati al basso Adriatico e all’estremo sud, con un notevole rinforzo dei venti settentrionali su tutto il centrosud comunque. Nevicate a quote collinari hanno interessato i rilievi di Molise (imbiancato il capoluogo), Puglia e parte dell’Abruzzo, ma i fenomeni tenderanno a esaurirsi entro sera.
Per il futuro, confermato il ritorno dell’alta pressione e della tensione zonale nel comparto europeo, con belle giornate nel Mediterraneo. L’anticiclone delle Azzorre non riuscirà però e distendersi completamente nel Mediterraneo centrale, lasciando parzialmente scoperto il fianco orientale a impulsi Atlantici guidati dal getto polare piuttosto teso in Europa. Il modello americano di stamattina evidenzia la possibilità dell’arrivo di un nuovo fronte perturbato nel versante Adriatico, anch’esso in rapido scivolamento verso sudest, in data 12 Gennaio (fig.2).
fig.2
Altre nevicate potrebbero in tal caso interessare i versanti adriatici a inizio della prossima settimana, ma con fenomeni sempre in rapido esaurimento nell’arco delle 24 h.
A seguire, si conferma la tendenza a un certo indebolimento della struttura del Vortice Polare, tale da consentire l’innesco di una ondulazione in Atlantico (fig.3).
fig.3
Al momento però, non sembrano possibili stravolgimenti a scala emisferica a carico del VPT; tuttavia, anche oggi viene confermata la possibile formazione di una struttura di blocco in sede scandinava dopo la metà del mese, con interazione Atlantico continentale tra masse d’aria a diversa estrazione termoigrometrica sul lato meridionale (fig.4), utile alla genesi di nevicate nel nord Italia. Ne riparleremo, al momento è prematura una simile previsione.
fig.4
Insomma tutto confermato quanto esposto nell’editoriale di ieri sera, alcuni aspetti salienti dell’inverno potrebbero presentare il conto dopo la metà del mese, per adesso però pochi fenomeni di rilievo.
Ciao ciao