10-08-2017 – Salve a tutti, editoriale collocato in un momento cruciale della stagione estiva, al termine (sebbene molti ancora non ne abbiano parvenza) di una delle più intense ondate di caldo degli ultimi decenni, in particolare per le regioni centrali.
Ancora oggi le temperature hanno raggiunto o superato i 40° C in molte città del sud, come Foggia, Cosenza e Catania, mentre Roma e Frosinone hanno anche oggi toccato, rispettivamente, i 37° C e 38° C.
Ma l’evoluzione meteorologica lungo la penisola sta cambiando e già la giornata odierna ha mostrato il volto più dinamico e instabile (a tratti perturbato) della stagione estiva, con violenti temporali che si sono abbattuti nelle regioni settentrionali e la Toscana nelle prime ore del pomeriggio (fig.1).
fig.1
Dalla fig.1 si evince come ormai la depressione legata al flusso atlantico centrata ora sulla Francia abbia ormai fatto breccia nel Mediterraneo, raggiungendo con gli avamposti più distali anche le regioni centrali…
Come accennato comunque, i fenomeni al momento sono risultati concentrati al nord e Toscana, con una suddivisione in compartimenti ben definiti dal punto di vista termico (fig.2).
fig.2
Ecco quindi, che mentre a sinistra della linea tratteggiata gialla in fig.2 le temperature non superavano in genere i 30° C alle ore 13:50 locali, con frequenti rovesci, a destra (est) della linea stessa ci si trovava sotto il maglio della risalita calda africana, con valori spesso intorno i 40° C appunto.
Cosa succederà ora??
Ebbene, abbiamo inserito più volte la “carta della speranza” nei giorni scorsi, ovvero l’arrivo dell’irruzione fresca atlantica nel Mediterraneo e tale previsione diventa ora realtà, con l’avanzare della goccia fredda dalla Francia verso le nostre regioni (fig.3).
fig.3
Entro domani sera, venerdì, quindi, ad eccezione delle regioni ioniche, ultime a uscire dal regime africano, tutte le altre regioni italiane subiranno un repentino quanto accentuato abbassamento delle temperature, anche >10° C nelle regioni centrali interne, le più colpite dall’ondata di caldo attuale, che si può definire storica per quest’ultime regioni (fig.4)
L’arrivo dell’aria fredda atlantica sarà indubbiamente accompagnato da numerosi rovesci e temporali, soprattutto nelle aree interne appenniniche, ma la loro distribuzione, a 24 h dall’evento, non ancora ben inquadrata dai modelli di dettaglio; aggiorneremo in merito, ma permane la possibilità di fenomeni violenti, in virtù degli elevati contrasti termici previsti.
Cosa succederà a seguire?? Tornerà il caldo nelle nostre regioni??
Diciamo subito che un’ondata delle dimensioni e persistenza, come quelle appena trascorsa, è davvero difficile che si possa ripetere; sicuramente, dopo 2-3 giorni con temperature anche sottomedia in molte regioni, i valori riprenderanno a salire a iniziare da ovest.
Al momento però, non sembra che la nuova fase calda possa essere particolarmente intensa e, soprattutto, dovrebbe essere limitata soprattutto alle regioni meridionali (sarebbe anche normale) mentre al centro la ripresa delle temperature, su vaori sopra media, dovrebbe essere alquanto breve e al nord non avvenire affatto.
In buona sostanza, dopo una nuova rimonta anticiclonica tra i giorni 13 e 16 Agosto, la seconda decade potrebbe concludersi con il ritorno del flusso atlantico alle medie latitudini e una nuova perturbazione potrebbe giungere nel Mediterraneo (fig.5).
Il peggioramento in esame questa volta sarebbe legato alla ripresa del treno di perturbazioni atlantiche più a nord, in coincidenza con la ripresa dell’attività piena del Vortice Polare alla fine del’estate, vero segnale del cambio stagionale.
Significativa, in tal senso la previsione del modello americano, dove il “core” della corrente a getto è previsto entrare franco nel Mediterrane dopo Ferragosto (fig.6).
fig.6
Insomma, temporali in arrivo lungo la penisola nelle prossime 48 h e, nel lungo termine, perlomeno a centronord, non sembra che l’estate debba riprendere i toni accesi dell’anticiclone africano.
Ciao ciao