21-12-2015 – Salve a tutti, inizia oggi l’inverno meteorologico e inizia anche ad allungarsi la durata delle giornate; del vero inverno però al momento non c’è traccia nel Mediterraneo ma, com’è noto, generalmente i periodi più freddi e perturbati nel periodo invernale nelle nostre regioni sono sempre avvenuti nei primi due mesi dell’anno, meno a Dicembre.
Vediamo la situazione attuale, con il vortice depressionario che indugia ancora nei mari occidentali italiani, con un minimo a ovest della Sardegna e con qualche fenomeno sull’isola, al nordovest e nelle regioni ioniche (fig.1).
fig.1
Dall’animazione satellitare si vede bene nelle isole britanniche la grande massa nuvolosa legata all’intenso flusso atlantico presente a ovest del continente europeo, legato e un notevole rafforzamento del lobo canadese del VP. Gli effetti della spinta delle miti correnti atlantiche sono ben evidenti nel quadro termico presentato dalle località del continente europeo questa mattina (fig.2).
fig.2
Evidente, a latitudini maggiori, nel bassopiano russo, la demarcazione tra il lago gelido continentale, con valori sotto i -20° C e la spinta delle correnti atlantiche, con uno stacco netto di circa 20° C a parità di latitudine.
Il rafforzamento del VP in atto anche alle quote troposferiche si traduce in una maggiore affermazione di una robusta figura di alta pressione, già presente oltralpe, nell’Europa centrale, anche a latitudini mediterranee.
Sulla base di tali presupposti, tutto il periodo natalizio (dal 23 al 27 Dicembre) dovrebbe trascorrere con bel tempo dominante e temperature miti per il periodo su quasi tutte le regioni italiane, proprio a causa del rafforzamento di un’area altopressoria nel mediterraneo (fig.3).
fig.3
In tale contesto, un’eccezione notevole sarà rappresentata dalle nebbie che faranno gradualmente la loro comparsa in pianura Padana, dove farà anche piuttosto freddo nel periodo natalizio, proprio a causa della persistenza di tale fenomeno anche nelle ore più calde della giornata (eventuali eccezioni generate da leggeri venti di caduta da nordovest verranno valutate in seguito). Locale presenza di banchi di nebbia sarà possibile anche nelle pianure interne del centro, mentre nubi basse potrannolocalmente coprire i cieli delle coste tirreniche e adriatiche
Cosa accadrà dopo??
Della evoluzione generale nei piani stratosferici abbiamo parlato nell’ultimo editoriale (aggiorneremo nel pomeriggio) ma, allo stato attuale, le novità più consistenti riguardano una certa dinamicità che il VP continua a evidenziare per il periodo post natalizio, intorno Capodanno. In particolare, nelle ultime emissioni del modello americano (ma anche di quello europeo) appare una maggiore tendenza all’innesco di una ondulazione in Atlantico della struttura dell’anticiclone delle Azzorre, che prenderebbe il posto della zonalità atlantica e che potrebbe riuscire a inviare sul suo fianco orientale una robusta colta fredda nelle regioni meridionali (fig.4).
fig.4
Ci sarebbe la possibilità, in tal caso, di avere nevicate a quote molto basse nel medio-basso Adriatico proprio negli ultimi giorni dell’anno.
Si tratta di un’ipotesi che ha bisogno di conferme, le probabilità che tutto il freddo possa finire più a est, nei Balcani, sono fondate, ma in ogni caso resta il fatto che il VP venga ancora visto piuttosto dinamico e in indebolimento rispetto a quanto sta accadendo ora, anche a termine emissione del modello americano (fig.5).
fig.5
Tale aspetto lascia davvero ben sperare per il prosieguo della stagione invernale; se davvero tutta la struttura de V presentasse una buona reattività al tentativo di chiusura stratosferico (ved. editoriale), l’inverno sarebbe davvero in gioco e potrebbe presentare grandi sorprese per il mese di Gennaio.
Ciao ciao