04-01-2019 - Salve a tutti, editoriale per Epifania e non solo, per discutere in merito al tempo che farà nel week-end e, come al solito, fornire uno sguardo nel lungo termine per il mese di Gennaio.
Circolazione nel Mediterraneo centrale che inizia a essere influenzata dalla discesa fredda artica che , seppur in modo marginale, colpirà alcune regioni italiane proprio nel week-end dell’Epifania.
fig.1
In realtà, le temperature scenderanno parecchio nelle regioni adriatiche, in particolare nel medio-basso Adriatico e parte del sud, con la notte e mattina del giorno della Befana che si presenteranno molto freddi per almeno metà delle regioni italiane.
fig.2
La sensazione di freddo sarà acuita dalla ventilazione piuttosto sostenuta dia quadranti settentrionali, con valori di wind chill che sui rilievi di Abruzzo, Molise, Puglia, Basilicata e Calabria settentrionale daranno la sensazione di essere piombati nell’inverno più crudo.
fig.3
Dalla fig.3 si evince come, già a partire dal pomeriggio di Domenica, farà davvero molto freddo nelle regioni più orientali italiane; in particolare, il settore ionico e l’Adriatico meridionale sperimenteranno temperature sottomedia e venti forti, per una Befana dai connotati prettamente invernali.
In tale contesto, le nevicate a quote molto basse saranno assolutamente possibili, ma il punto cruciale, stando alle attuali proiezioni, sarà datò dalla scarsità di precipitazioni, alquanto sparse e poco organizzate quindi.
In ogni caso, laddove presenti, tra Puglia, materano, tutto il settore del golfo di Taranto e cosentino ionico, i rovesci nevosi potranno giungere praticamente al livello del mare.
Cosa accadrà dopo??
Ebbene, abbiamo già visto come il Vortice Polare vada progressivamente rafforzandosi e compattandosi; tale aspetto dovrebbe chiudere la possibilità di avere ulteriori eventi freddi e instabili nel periodo post Epifania. Le ultime proiezioni per il valore del NAM alle diverse quote (AO la livello del mare), evidenziano un notevole rafforzamento del VP in troposfera, seguito da una trasmissione ai piani superiori, con superamento (abbondante) della soglia NAM di 1,5 alla quota geopotenziale di 10 hPa (circa 30 km) entro metà mese.
fig.4
Tale aspetto, secondo quanto descritto nel dettaglio nei precedenti editoriali, di cui si consiglia la lettura, potrebbe pregiudicare la circolazione generale del VP nelle settimane successive, inibendo scambi di calore meridiani e favorendo un’accelerazione dei venti zonali a latitudini superiori alle nostre. In parole povere, il maltempo e il freddo resterebbero confinati (molto) oltralpe.
Abbiamo scritto “potrebbe”, perchè ancora i giochi non sono conclusi e, inoltre, occorre verificare la reattività della troposfera, con un vortice polare al momento decentrato a passibile di instabilizzazioni. Tale aspetto potrà essere compreso nei prossimi giorni; occhi puntati, in particolare, al settore nord europeo, con l’area scandinavia e nord atlantica osservati speciali, al fine di comprendere se sia possibile l’affermazione di una struttura di blocco altopressoria che si opponga allo strapotere del VP.
Ciao ciao
Da come sto capendo anche questa stagione sta prendendo una brutta piega purtroppo..
Manca ancora molto certo ma segnali positivi manco l’ombra
Eh già ma ancora tutto può essere ribaltato
Grazie sig. Ilario per la sua risposta..
Però non siamo più ragazzini e non possiamo nasconderci dietro ad un dito..
Le cose per noi freddofili stanno andando male, e adesso si supera anche il Nam a complicare, di stratwarming manco l’ombra, cosa ci potrà salvare a sto punto?
Per carità non metto in dubbio la sua enorme preparazione, ma lei è pure un grande ottimista… Meglio x lei.
certo certo, negli ultimi anni le cose on sono andate bene, speriamo