13-04-2017 - Salve a tutti, aggiornamento pre-pasquale quanto mai interessante per gli amanti della variabilità atmosferica; meno accattivante per chi vuole trascorrere le giornate di Pasqua e Pasquetta al sole e al caldo, ma del resto il periodo in esame è stato molto spesso caratterizzato da tempo instabile e/o perturbato, vediamo cosa potrebbe succedere questa volta………………….
Regioni italiane al momento riparate dal flusso atlantico grazie a una campana altopressoria a matrice subtropicale marittima, non particolarmente calda, gradevole nel complesso.
fig.1
L’equilibrio visualizzato in fig.1, che sostanzialmente riassume un andamento zonale della circolazione atmosferica nel settore europeo, verrà però a essere gradualmente incrinato e, forse, addirittura stravolto proprio nel periodo pasquale e in quello immediatamente successivo.
Il cambio di circolazione verrà già distintamente avvertito nella giornata di Sabato, quando un primo impulso perturbato si farà strada da nord, scavalcando le Alpi e generando diffusa instabilità a partire nel pomeriggio nelle regioni settentrionali, soprattutto nordest.
fig.2
Nel week-end quindi, proprio tra sabato e la giornata di Pasqua, diffusi rovesci anche a sfondo temporalesco scivoleranno lungo l’Adriatico, passando dalle pianure del triveneto e dell’Emilia Romagna (ma anche più a ovest), apportando un primo sensible abbassamento delle temperature.
fig.3
Nelle 24 h successive, tra Pasqua e Pasquetta, i fenomeni dovrebbero quindi trasferirsi al centrosud, con le regioni interne appenniniche e adriatiche soggette a instabilità diffusa e temperature in repentina discesa.
fig.4
Riassumendo quindi, Pasqua peggiore in Appennino settentrionale e buona parte delle Alpi, mentre Pasquetta compromessa su buona parte dell’Appennino centromeridionale e regioni Adriatiche.
Ancora una volta più sole al nordovest e nel Tirreno, dove non mancheranno i fenomeni comunque.
Ma il peggio potrebbe davvero arrivare dopo!!
In fig.2 sono infatti visibili, nella giornata di Pasqua, una serie di nuclei gelidi (in quota) stazionanti nell’Europa settentrionale che, nei giorni immediatamente successivi alla Pasquetta, potrebbero addirittura prendere la via del Mediterraneo, con una irruzione (molto) fredda per il periodo che riporterebbe le regioni italiane quasi in inverno.
fig.5
Il modello europeo appare molto deciso a riguardo, ma quello americano nell’emissione pomeridiana lo è ancora di più, con temperature davvero da pieno inverno nelle regioni adriatiche il giorno 19 (fig.6)
fig.6
Molto probabilmente si tratta di una emissione estrema, sebbene le previsioni ensemble siano tutte le concordi nel definire un notevole abbassamento delle temperature nelle regioni italiane a partire dal giorno 19, ecco quelle del nordest, con precipitazioni e freddo in arrivo………..
fig.7
Il tutto con effetti che potrebbero essere davvero eclatanti.
fig.8
Se tale previsione dovesse essere confermata, non sono da escludere nevicate lungo i rilievi appenninici a partire dal quelli emiliano romagnoli fino a quote collinari, ma andrà confermata e commentata nei prossimi giorni.
fig.9
In realtà il periodo pasquale non è nuovo a simili bordate fredde, la differenza con gli scorsi anni consisterebbe nello scarto brutale tra quanto visto finora, con temperature frequentemente sopra media e quello che potrebbe succedere, con una (breve??) parentesi invernale.
fig.10
Da non perdere i successivi aggiornamenti, domani vedremo meglio il dettaglio per i lperiodo pasquale.
Ciao ciao