23-12-2020 – Salve a tutti, sempre più vicini al Natale e sempre più vicini all’inizio di un periodo perturbato come da tempo non si vedeva, soprattutto i occasione delle festività natalizie. Come anticipato ieri, non bisogna immaginare sempre e solo ondate di gelo e maltempo quando si è alle porte di un importante stravolgimento del tempo, quanto piuttosto l’arrivo di una serie di fenomenologie in serie che comprendono ANCHE nevicate abbondanti e, in qualche occasione, l’arrivo di freddo estremo.
Andiamo per gradi, c’è molto da dire anche questa mattina.
Sempre più acclarato il peggioramento della notte di Natale, la carta di previsione è ormai assestata e prevede l’arrivo di nevicate anche con un certo accumulo tra la notte di Natale e Santo Stefano lungo una fascia appenninica che parte dall’Emilia e giunge fino alla Campania settentrionale, anche il modello europeo stamattina la vede.
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Il peggioramento sarà incisivo, lo abbiamo detto, vale sempre la carta di previsione del giorno precedente.
fig.2
Ma sempre più importanza va assumendo l’arrivo dell’imponente nucleo gelido artico, collegato direttamente a un lobo del VP in distacco, previsto giungere imperioso nel Mediterraneo la mattina del 28 Dicembre.
Peggioramento di notevole intensità, davvero importante; con questo tipo di entrate il GELO è in quota, dobbiamo pensare a questo peggioramento come a un immenso blocco gelido, grande quanto mezza Europa, con temperature all’interno fino a -35 C a 5000 m, la cui entrata fino alle porte del Mediterraneo, un mare caldo, genererà una serie di fenomenologie intense e durature.
Ecco la GRANVE NEVICATA della notte tra il 27 e 28 e per tutta la mattina del 28 al nord; approfittando del cuscinetto freddo preesistente nei bassi strati e del freddo in quota, la pianura Padana occidentale potrebbe essere alle prese con un’intensa nevicata nelle fasi inziali del peggioramento.
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Modelli europeo concorde nel definire tale peggioramento.
fig.4
In una prima fase del peggioramento, nella notte tra 27 e 28, anche le regioni appenniniche fino al centro potrebbero vedere la neve sui rilievi, che però passerà rapidamente a pioggia, anche parecchia, per poi essere alle prese con una nuova diminuzione delle temperature verso fine anno e l’arrivo di altri impulsi perturbati.
Si tratterà di una fase lunga e complessa, in cui soffermarsi al singolo peggioramento non ha senso, in quanto gli stravolgimenti in atto sono a scala emisferica, coadiuvati da un immenso anticiclone russo-siberiano, con massimi pressori previsti pari a 1070 hPa nell’Asia centrale.
fig.5
Tale struttura rappresenterà un “pungolo” per il VP, deformandolo costantemente grazie alla sua ingombrante presenza alle diverse quote (termico nei bassi strati, dinamico nella medio-alta troposfera).
Per questo motivo, i giochi iniziano ora e sono completamente aperti, basta guardare anche questa mattina la carta della neve al suolo caduta nei prossimi 15 giorni prevista dal modello americano per fare un balzo sulla sedia !! TUTTO il continente europeo a nord delle Alpi e vaste zone del nord Italia e dell’Appennino coperte di neve e può ancora migliorare !!
fig.7
Impressionante l’immagine fornita dal modello americano, ma è coerente con il quadro previsionale descritto.
Ciao ciao