29-04-2017 – Salve a tutti; vicende meteorologiche nel territorio europeo e mediterraneo quanto mai animate, in una fase primaverile fresca e dinamica.
Tempo in netto miglioramento oggi al centronord, mentre instabilità sparsa è ancor presente al sud, legata al graduale allontanamento del sistema perturbato che ha interessato le nostre regioni nelle ultime 48 h.
fig.1
Ma già in Atlantico (davvero spettacolare l’immagine satellitare) appare il nuovo elemento meteorologico che potrebbe caratterizzare il tempo di tutta la prossima settimana: una grande saccatura atlantica, spinta da fredde e intense correnti dl mare del Labrador, si affaccia in pieno oceano pronta a dirigersi verso il continente europeo.
Come giungerà nelle nostre regioni tale intensa struttura perturbata??
A riguardo, analizziamo i diversi passaggi che potrebbero condurre a un nuovo importante peggioramento nell’area mediterranea.
FASE 1 – fino al primo Maggio
Inizialmente, il grosso della saccatura resterà in Atlantico, indebolendosi sul posto ma, prima che ciò accada, lascerà “un’appendice” (cut off), rappresentata da una piccola ma agguerrita struttura depressionaria, diretta verso la Francia e successivamente verso le nostre regioni (fig.2).
fig.2
FASE 2 – 2-5 Maggio
A quel punto, dopo il primo Maggio, la pressione inizierà ad aumentare in maniera decisa nel Mar di Norvegia, costituendo un importante blocco al flusso atlantico e favorendo l’affermazione della goccia fredda in area mediterranea.
Il vortice freddo mediterraneo inizierà quindi ad essere alimentato, intorno metà settimana, da infiltrazioni fredde provenienti dall’Artico (fig.3).
fig.3
FASE 3 – 6-8 Maggio
Nelle ultime emissioni dei modelli (le figure riportate sono riferite a quello europeo), appare sempre più probabile una naturale evoluzione delle dinamiche descritte, rappresentata dall’affermazione di un canale depressionario di alimentazione fredda diretto dall’Artico verso il Mediterraneo, con conseguente genesi di un’ampia saccatura artica con asse centrato proprio sul’Italia (fig.4).
fig.4
In merito alla durata dell’assetto barico visualizzato in fig.4, capace di generare piogge e temporali diffusi nel territorio italiano, se ne discuterà ampiamente nei prossimi giorni, ma appare comunque abbastanza probabile l’affermazione di un periodo freddo nell’Europa centro-settentrionale, come gli spaghetti dell’area di Stoccolma evidenziano (fig.5).
fig.5
Riguardo le conseguenze per l’area mediterranea delle dinamiche descritte, occorre sottolineare come soprattutto l’instabilità potrebbe essere la nota dominante nelle nostre regioni nella prima decade di Maggio, con qualche spruzzata di neve sui rilievi alpini a quote anche inusuali per il periodo (fig.6).
fig.6
Da seguire i prossimi aggiornamenti.
Ciao ciao