08-02-2015, ore 12:00 - Salve a tutti; massiccia irruzione artica in arrivo su molte regioni italiane. L’immagine dal satellite, come sempre spettacolare in questi casi, evidenzia la vastità delle figure bariche in gioco nel comparto europeo. A una imponente elevazione dell’anticiclone delle Azzorre a ovest del Regno Unito corrisponde infatti un’altrettanto potente discesa di aria gelida dalle regioni artiche a nord della Scandinavia, come evidenziato in fig.1.
fig.1
Come illustrato in fig.1, l’irruzione artica andrà ad alimentare l’instabilità ancora presente nelle regioni meridionali, specialmente tirreniche, dove ci saranno altri rovesci in giornata, con quota neve in progressivo abbassamento ma ancora attestata intorno i 700 m.
Ma è dalla serata di oggi, Domenica, che la vera irruzione gelida prenderà corpo; al momento le correnti da nord sono presenti solo in quota, ma a partire dal tardo pomeriggio, una volta aggirata le Alpi, aria molto fredda al suolo irromperà in Adriatico, provocando un repentino abbassamento delle temperature su tutte le regioni orientali, dalle Marche alla Puglia. Nevicate anche al livello del mare saranno quindi presenti già dalle prime ore della sera, quando nuclei nuvolosi si formeranno in Adriatico per contrasto con l’aria gelida in arrivo (fig.2).
fig.2
La fig.2 evidenzia i valori già molto bassi delle temperature alla quota geopotenziale di 850 hPa (1400 m, fino a -10° C). Rispetto agli aggiornamenti di ieri, i modelli oggi presentano un leggero west-shift, ovvero le prcicpitazioni potrebbero giungere fino alle Marche meridionali, oltre che in Abruzzo, Molise e Puglia, prese in pieno già da stasera, con neve lungo le coste (fig.3).
fig.3
Quota neve più alta al sud, ma per poche ore; nella notte infatti l’aria gelida avanzerà rapidamente nel basso Tirreno e verso lo Ionio, giungendo a interessare anche le coste siciliane e calabresi, dove la neve al livello del mare potrebbe fare la sua comparsa nelle prime ore del mattino di lunedì tra messinese, reggino tirrenico, crotonese e cosentino ionici (fig.4).
fig.4
Nevicate ovviamente anche nelle aree interne appenniniche tra Lazio, Abruzzo Campania e Basilicata dove, nelle aree ben esposte, potrebbero verificarsi autentici blizzard con bufere di neve e temperature gelide (fig.5).
fig.5
Insomma, un peggioramento rapido ma violento, con abbassamento delle temperature davvero repentino; nella mattinata di domani, Lunedì, il risveglio di tutti gli abitanti del centrosud, enfatizzato dai bassi valori di windchill generati dal forte vento, potrebbe essere davvero ghiacciato, con sensazione di freddo molto intensa. Le nevicate tenderanno a esaurirsi quasi ovunque entro sera, indugiando però nelle settori oientali della Puglia, dove il Salento potrebbe vedere nevicate davvero inusuali lungo le coste.
Infine, due parole merita il prosieguo dell’evoluzione del mese di Febbraio; ieri nell‘editoriale della sera, si era accennato al fatto che lo slancio azzorriano verso l’Artico sarebbe stato il fattore da monitorare al fine di verificare la possibilità del ritorno del freddo e della neve dopo qualche giorno di probabile stasi anticilonica. Ebbene, ecco le carte previste dal modello americano questa mattina, nuova intensa pulsione verso nord dopo il 20 Febbraio, con nuova colata gelida (fig.6).
fig.6
Punto di debolezza in Artico che predispone alla bilobazione del Vortice Polare (fig.7).
fig.7
Tutti ottimi segnali che indicano che l’inverno non è affatto finito e di cui parleremo nell’editoriale serale, dedicato come sempre al lungo termine.
Ciao ciao