01-11-2016 - Salve a tutti, torniamo alle vicende meteorologiche dopo i doverosi aggiornamenti riguardanti la sequenza sismica.
Bel tempo su tutta l’Italia peninsulare in questo ponte di Ognissanti mentre al nord, nonostante l’alta pressione, la nebbia e le nubi basse hanno fatto la loro comparsa, com’è normale che sia in questa stagione.
Nel frattempo il continente europeo si va progressivamente raffreddando a est, come preventivato nei giorni scorsi, sotto l’azione di un nocciolo artico in graduale affermazione nell’area tra Bielorussia e Russia occidentale (fig.1).
fig.1
I risultati di tale evoluzione non si sono fatti attendere, con lo snow cover nel continente euroasiatico davvero elevato a chiusura del mese di Ottobre, praticamente una distesa unica di neve al di sopra de 50°parallelo dal Pacifico alle porte dell’Europa centrale (fig.2).
fig.2
Anomalie di copertura nevosa positive su vaste aree al di sotto del 60° parallelo (fig.4).
fig.3
Ottimi segnali giungono quindi dai settori orientali, ma quali le conseguenze per il resto dell’Europa e il Mediterraneo??
Per quanto riguarda le nostre regioni, il tempo inizierà a peggiorare in maniera decisa proprio dal giorno 5, a iniziare dal nord e dal versante tirrenico.
Inizialmente il peggioramento sarà a carattere caldo però, con piogge anche piuttosto intense nelle regioni menzionate (fig.5).
fig.4
Gradualmente però, tra i giorni 7 e 9 Novembre, l’avanzata della profonda saccatura Atlantica, alimentata anche da aria di origine Artica, farà abbassare le temperature in progressione a iniziare dalle regioni più occidentali,isolando una vasta area depressionaria proprio sull’Europa centro occidentale (fig.5).
fig.5
In tale frangente, se le previsioni venissero confermate, nevicate anche piuttosto copiose a quote intorno 600-800 m potrebbero interessare i rilievi alpini, con clima piuttosto freddo in pianura e maltempo anche al centrosud (fig.7).
fig.7
Previsioni perfettamente rispettate quindi in questa fase, tutto procede spedito, nessun problema per i freddofili e gli amanti della neve??
Non proprio; già da alcuni giorni si va affermando una tendenza a un ricompattamento generale del VP a partire dalla fine della prima decade, proprio nella fase d acme del maltempo nel Mediterraneo (fig.6). Tale tendenza è accompagnata, in stratosfera, nelle previsioni a lungo termine, da una peculiare evoluzione che vede l’affermazione progressiva di una struttura altopressoria nel Canada occidentale, in progressiva traslazione dallo stretto di Bering (fig.8).
fig.8
Tutta la dinamica, accompagnata da relativo warming nelle aree menzionate, è spesso tipica della prima parte dell’inverno (fine autunno) ed è conosciuta con il termine di Canadian Warming. Senza entrare troppo nei dettagli, che verranno approfonditi in seguito, l’esito di tale manovra alle quote stratosferiche è spesso quella di un rafforzamento e ricompattamento del VPS in genere e, sebbene per periodi generalmente nn troppo lunghi, anche del VPT in troposfera.
In buona sostanza, una simile evoluzione potrebbe inficiare l’arrivo, nella seconda parte di novembre, di ulteriori ondate di maltempo e freddo (non ora però) alle medie latitudini. A tutto ciò però, si contrappone una struttura del VP attualmente piuttosto disturbata, difficile da condizionare in troposfera, con diffuse anomalie positive nei geopotenziali a tutte le quote (fig.9).
fig.9
Anche in troposfera, a fine emissione del modello americano,nonostante il ricompattamento, la struttura del VP appare abbastanza disturbata dalle onde troposferiche e, soprattutto, sembra che l’anticiclone siberiano voglia già dettare legge in quel settore di emisfero, come una spina nel fianco del VP stesso (fig.10).
fig.10
Vedremo gli sviluppi in seguito, nel frattempo, l’arrivo di una intensa fase di maltempo nelle regioni italiane tra il giorno 6 e il giorno 9 è ormai molto probabile.
Ciao ciao