15-03-2015; Salve a tutti, maltempo entrato nella fase più acuta nelle regioni occidentali italiane. Un sistema perturbato piuttosto intenso si va distendendo, con forma arcuata, tra il Tirreno e il golfo ligure, interessando con piogge, via via più intense, l’estremo nordovest e le coste di Lazio e Toscana (fig.1).
fig.1
Radar accesi nei punti critici del peggioramento, ovvero il nordovest e il medio Tirreno (fig.2 e 3)
L’evoluzione in atto andrà ulteriormente peggiorando nelle prossime ore, con la perturbazione mostrata in fig.1 che non avanzerà verso est, ma resterà piuttosto bloccata nel Tirreno, continuando a convogliare nuclei perturbati verso le coste del medio alto Tirreno e nel golfo ligure, con precipitazioni che tra ponente ligure e Piemonte occidentale diverranno estese e persistenti e con accumuli nevosi notevoli nelle Alpi marittime oltre i 600 m ed eventuali sconfinamenti fino al piano nel cuneese (500-600 m, fig.3).
fig.3
Come accennato, l’evoluzione per le regioni più occidentali non accennerà a migliorare e, anzi, la goccia fredda presente nel Mediterraneo occidentale tenderà a subire un leggero moto retrogrado, incentivando le correnti sciroccali su tutto il Tirreno, con marcato coinvolgimento delle coste orietnali di Sardegna e Corsica nel quadro precipitativo e mantenimento delle condizioni di maltempo al nordovest (fig.4).
fig.4
Gli accumuli previsti dal modello LAMMA per la giornata di lunedì sono eloquenti, precipitazioni intense nelle regioni più occidentali, ma coinvolgimento nel maltempo anche di parte del centro e nordest, sebbene gli accumuli maggiori resteranno concentrati tra Sardegna, Piemonte, Liguria e bassa Toscana (fig.5).
fig.5
A seguire, il tempo resterà instabile su tutta Italia, con arrivo di rovesci meglio organizzati anche al sud tra mercoledì e giovedì e, intorno l’equinozio (21-22 Marzo) il Vortice Polare potrebbe lasciare uno spiraglio aperto a una saccatura nordatlantica, prima di richiudersi ancora la latitudini artiche, ne riparleremo nell’editoriale serale (fig.6).
fig.6
Ciao ciao