23-01-2021 - Salve a tutti, editoriale del Sabato sera, con l’unica cosa veramente dinamica rappresentata proprio dal tempo meteorologico, caratterizzato da una continua alternanza di impulsi perturbati di stampo atlantico nel Mediterraneo, allineati lungo una direttrice nord ovest sud est,
Il maltempo non si è fatto attendere in tale contesto, con temporali a ripetizione delle regioni centrali, compresa la capitale. Passata una perturbazione in nottata, dopo una breve pausa nel pomeriggio, ecco un altro forte peggioramento che sta entrando nel Mediterraneo proprio mentre si scrive, pronto a dispensare al sua dose di rovesci, temporali e nevicate soprattutto nelle regioni tirreniche, particolarmente colpite da questo genere di assetti.
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Ed ecco le precipitazioni tipiche di un veloce e intenso passaggio perturbato atlantico, con piogge estese nelle regioni tirreniche, spesso sotto forma di rovescio, particolarmente abbondanti a ridosso dei rilievi.
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Nemmeno il tempo di lasciar andare questo impulso che ne arriva anche un terzo, con componente meridiana maggiore, capace di scivolare lungo la penisola co un contributo freddo tangibile.
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Le nevicate, nonostante temperature piuttosto elevate a 850 hPa nella giornata di Domenica, interesseranno comunque l’Appennino centrale sia nella giornata di Domenica, a quote intorno 800-1000 m, sia lunedì, quando scenderanno a quote collinari.
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DOMENICA
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LUNEDI’
A seguire, ci sarà “l’intervallo della Merla”, quando proprio nella prima parte dei giorni ritenuti i più freddi dell’anno ci sarà un respiro caldo subtropicale, con temperature molto miti, ma non sarà primavera.
Il maltempo tenderà a tornare già dal giorno 31 Gennaio e Febbraio esordirà nel segno dell’instabilità e con un clima più freddo.
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Alcune proiezioni del modello americano per il lungo termine, nella prima decade di Febbraio, continuano inoltre a vedere la risalita di un potente promontorio altopressorio in Atlantico, con spostamento anche verso il settore scandinavo.
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Tale struttura di blocco è ancora in abbozzo e riguarda il finale della previsione del modello americano, ma ben si coniuga con le ipotesi formulate ieri in merito allo spostamento dell’indice MJO verso il settore 6-7, aumentando di magnitudo.
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fig.8
Insomma, ci sono tanti aspetti che lasciano presupporre che questo inverno sia più vivo che mai, seguiamoli tutti.
Ciao ciao