23-11-2015 – Salve a tutti, eccoci pronti per un aggiornamento preserale, mirato a inquadrare lo stato del tempo dei prossimi giorni, ancora ricchi di spunti perturbati, prima di un possibile cambio di rotta del tempo a scala emisferica.
Ancora nevicate oggi, come previsto, grazie all’arrivo di un nuovo impulso perturbato nei mari a ovest dell’Italia, con un nuovo minimo collocato e est della Corsica (fig.1).
fig.1
In virtù della aria fredda presente a tutte le quote nel centronord, le precipitazioni sono state sovente nevose a quote collinari, sebbene non particolarmente diffuse, tra Emilia, Toscana, Marche e Umbria e, in qualche caso, anche a nord del Pò, in pianura Padana.
Domani il maltempo si trasferirà al sud, a causa della risalita di un altro sistema perturbato, ora sulla “coda” di quello attivo al centronord (fig.1), mentre al nord il tempo migliorerà nettamente, grazie all’arrivo di un promontorio altopressorio di matrice azzorriana, visibile a sinistra in fig.1.
La rimonta altopressoria è, in realtà, legata a un più generale rafforzamento del Vortice Polare (non si tratta quindi di un promontorio interciclonico) sebbene, fino alla fine della settimana, un canale depressionario resterà aperto dal Mare del Nord verso il Mediterraneo centrale.
Ecco quindi, che, a partire da mercoledì sera, il tempo andrà peggiorando fortemente al centrosud, a causa dell’arrivo di un intenso sistema perturbato dalla Francia, diretto appunto verso il Tirreno meridionale (fig.2).
fig.2
Le regioni settentrionali, in tale frangente, saranno ben protette dalla barriera alpina e vedranno scarsi fenomeni; molto peggio andrà, viceversa, alle regioni centromeridionali, in virtù della formazione di un profondo minimo depressionario al suolo (circa 990 hPa) nel Tirreno meridionale, capace di richiamare aria piuttosto fredda dai Balcani (fig.4).
fig.4
Come si evince dalla fig.4, un intenso vortice ciclonico interesserà molte regioni italiane nella giornata di giovedì, con precipitazioni soprattutto nel medio a basso Adriatico e nel basso Tirreno e isole maggiori.
In particolare, nel medio Adriatico, la combinazione tra intense precipitazioni e aria fredda richiamata dai quadranti nordorientali potrà generare nevicate molto intense anche a quote collinari (600 m) tra Abruzzo e Molise, mentre, più a nord, tra Marche e Romagna, le nevicate potranno giungere anche più in basso (300-400 m) ma le precipitazioni saranno deboli-moderate e gli accumuli minori (fig.5).
fig.5
Insomma, un vero peggioramento di stampo invernale di attende in settimana, quasi un lascito freddo del VPT, prima di una chiusura abbastanza netta, che appare sempre più probabile nel lungo termine dei modelli. Quest’ultimo aspetto è piuttosto complesso e verrà trattato nel dettaglio in serata.
Ciao ciao