09-03-2016 - Salve a tutti, aggiornamento giornaliero in questa transizione stagionale sempre più movimentata. Mediterraneo centrale ormai divenuto meta di passaggio di tutte le perturbazioni atlantiche, nell’ambito dell’ampia saccatura a contributo artico che da giorni insiste sulla nostra penisola. Giornata molto instabile in molte regioni italiane, in particolare in quelle centrali, dove piogge diffuse e nevicate intorno quota 800-900 m hanno insistito per molte ore, compresa la capitale. Ma il maltempo non è finito nella penisola italiana, per una perturbazione che si va indebolendo ne è pronta un’altra, in arrivo dalla Francia, anche piuttosto intensa, pronta a rinvigorire la circolazione depressionaria (fig.1).
fig.1
Dalla fig.1 appare evidente come il minimo depressionario in pieno Tirreno stia per essere raggiunto dalla perturbazione Atlantica, che però avrà una direttrice più meridionale delle precedenti, andando a generare, nella sua deriva verso le coste africane, un’ampia goccia fredda con un minimo al suolo centrato nel canale di Sicilia, tra le due isole maggiori e le coste tunisine (fig.2).
fig.2
Tale circolazione depressionaria insisterà nelle stesse località con poche modifiche praticamente fino alla giornata di Domenica, generando episodi locali di intenso maltempo, come riportato in fig.2, riferita alla giornata di Sabato, quando si potranno verificare forti temporali, localmente a carattere di nubifragio, lungo le coste ioniche calabresi e nel golfo di Taranto. Quota neve in rialzo ovunque, ma sempre intorno i 1000 m su Abruzzo e Molise, dove ci saranno discreti accumuli in quota.
Non accenna a placarsi, perlomeno fino al week-end quindi, il periodo fortemente instabile che sta caratterizzando il mese in corso. Per quanto riguarda il lungo termine inoltre, ancora molta incertezza in merito a quello che potrebbe accadere nella seconda metà del mese, ma permane sempre la possibilità di una nuova corposa colara artica continentale questa volta, intravista sia dal modello europeo (fig.3).
fig.3
…………Sia dall’ultima emissione del modello americano (fig.4).
fig.4
Insomma, Marzo “pazzerello” ma proprio come piace a noi meteo appassionati.
Ciao ciao