22-02-2015 - Salve a tutti; maltempo che ha mantenuto le attese della vigilia, sebbene non in maniera uniforme in tutte le regioni. Molto colpito il nordovest, con piogge intense e persistenti in Liguria, in particolare a Genova (derby sospeso ieri sera). Ha nevicato a Torino e in tutto l’alessandrino, a bassa quota in Lombardia occidentale, smentendo lo scetticismo di molti alla vigilia del peggioramento. Forti piogge e temporali dall’altro capo del’Italia, tra Sicilia e Calabria, con accumuli locali di 130-140 mm in 18 h nella Sicilia ionica. Attualmente altri temporali stanno interessando la Sicilia e il basso Tirreno, nel salernitano, dove continuerà a piovere anche nelle prossime ore (fig.1).
fig.1
Dalla fig.1 si vede bene come i fenomeni più intensi siano compresi in una “striscia” perturbata che dai mari a sud della Sicilia si porta fino al basso Adriatico, passando per l’isola, la Calabria e il salernitano. Altre piogge stanno interessando il nordest e il medio adriatico mentre si scrive. Il radar e le fulminazioni in atto specificano quanto illustrato finora (fig.2,3); si ricorda che l’evoluzione in tempo reale può essere sempre seguita nelle varie rubriche del sito, con le immagini satellitari, i radar e le fulminazioni appunto.
Nelle prossime ore pioverà ancora nei settori più orientali della penisola, su tutto il sud quindi, medio adriatico e nordest, mentre l’evoluzione vedrà un miglioramento nelle restanti regioni. Ma la pausa sarà breve; dalla fig.1 è già visibile infatti la nuova perturbazione in arrivo nella giornata di martedì che, a partire dalla prime ore della sera apporterà un forte peggioramento su molte regioni italiane, eccettuate quelle nordoccidentali. Il peggioramento sarà accompagnato dal transito in quota di un nucleo freddo di origine artica, che genererà nevicate a bassa quota in Emilia, Marche e a in collina su tutte le regioni centrali (fig.4).
fig.4
Come si vede dalla fig.4 nella fase più intensa del peggioramento, nelle prime ore di mercoledì, è prevista la formazione di un profondo minimo al suolo nelle regioni centrali (991 hPa), supportato da nucleo gelido in quota (-30° C a 500 hPa). I fenomeni risulteranno intensi quindi e gli accumuli nevosi a bassa quota potranno essere davvero significativi su tutti i versanti orientali della dorsale umbro marchigiana (fig.5).
fig.5
Attenzione poi a sorprese nelle pianure emiliane, specialmente nel bolognese, dove la neve potrebbe fare la sua comparsa a quote prossime alla pianura nelle prime ore di mercoledì.
Per il prosieguo, ecco un’anticipazione del lungo termine, che verrà discusso ampiamente nel pomeriggio; anche questa mattina il modello americano propone la genesi di una circolazione fredda dai quadranti orientali per la prima decade di Marzo, con neve a bassa quota in alto adriatico e, addirittura, la formazione di un ponte altopressorio tra Azzorre e Scandinavia (fig.6).
fig.6
La dinamica ipotizzata non sarebbe in contraddizione con la visione di un Vortice Polare molto compatto e in rafforzamento nei prossimi giorni, in quanto la circolazione secondaria costituirebbe un “lascito” freddo marginale ma sufficiente a generare neve a quote pianeggianti anche nelle regioni settentrionali (fig.7).
fig.7
Insomma, chi pensa che l’inverno sia finito potrebbe commettere un grave errore di valutazione.
Ciao ciao
Stiamo guardando carte a 336 ore!!
Fantameteo puro..