02-11-2014 - Salve a tutti; domenica appassionante per un meteorologo dilettante, le carte di previsione continuano a sfornare configurazioni molto “cattive” e, purtroppo, anche pericolose per alcune regioni. Nell’editoriale di questa mattina abbiamo esposto i primi dettagli del peggioramento e illustrato sommariamente le dinamiche in atto. In questo articolo inseriamo un respiro più ampio per cercare di capire le ragioni che sono alla base della configurazione in divenire, rivolgendo lo sguardo fino ai prossimi 15 giorni.
Peggioramento imminente dicevamo, già presenti le prime nubi nel mar Ligure (in serata un primo articolo dedicato all’evoluzione in diretta). La configurazione che si sta venendo a creare possiede tutte le caratteristiche per durare e per colpire duramente l’Italia e la ragione principale è riassumibile nella creazione di una figura barica, accennata ieri, nota come “blocking a omega rovesciata“.
Il nome deriva proprio dalla forma che la figura di bassa pressione andrà ad assumere nel continente europeo, eccola evidenziata nella carta di previsione per mercoledì, con il pennarello in grassetto.
Come anticipato ieri, tale figura barica possiede alcune caratteristiche peculiari:
- I due anticicloni ai lati della saccatura (occidentale e orientale), impediscono il movimento della bassa pressione (saccatura),in particolare verso est, impedendo altresì l’allontanamento della condizioni di maltempo dal settore interessato dalla saccatura stessa, in questo caso la penisola italiana.
- Da nord (canale della Manica) permane l’alimentazione fredda verso il mediterraneo (freccia verso il basso), le condizioni di maltempo sono quindi rialimentate continuamente da aria fredda in arrivo dalla Francia
- Dal lato orientale della saccatura (interessante proprio l’Italia), risalgono, sulla base di tali premesse, in continuazione fronti perturbati che apportano condizioni di maltempo nei mari occidentali italiani.
La configurazione in esame avrà una condizione di stallo di almeno 48 h sull’Italia, colpendo durante le regioni del nordovest e le alto tirreniche; successivamente, una goccia fredda si isolerà e sprofonderà verso sud, ma non potrà avanzare verso est e sarà costretta a risalire dalle regioni meridionali italiane verso quelle centrali tra giovedì’ e venerdì, rinnovando le condizioni di maltempo.
La sequenza sotto riportata, tratta dall’ultima emissione del modello americano, illustra molto bene quanto esposto; la depressione nel sud Italia non può avanzare verso i Balcani e si ripresenta nelle regioni centrali nella giornata di venerdì, rinnovando le condizioni di maltempo, temporaneamente in attenuazione, dopo aver generato violenti temporali nelle regioni ioniche.
Ma non è finita, le ultime elaborazioni concordano nel definire una reiterazione delle dinamiche evidenziate (la parola blocking va intesa non solo nello spazio ma anche nel tempo), che potrebbero ripresentarsi nella seconda settimana di Novembre, ripetendo tutte le fasi finora mostrate, in un gioco continuo.
Attenzione a quanto mostrato dall’ultimo run del modello americano, appena uscito, possibile rinnovo delle condizioni di maltempo nel territorio italiano per tutta la seconda decade di Novembre; trattandosi di configurazioni a scala emisferica ben precise e definite, non è una previsione totalmente inaffidabile, nonostante il lungo lasso temporale, da seguire con attenzione gli slide riportati.
Insomma, molta carne al fuoco da monitorare e , soprattutto, molte condizioni di rischio per le regioni italiane; nell’ultimo pannello mostrato la saccatura è più meridiana e ciò potrebbe significare un contributo freddo maggiore e, quindi, le prime nevicate serie su Alpi e Appennino.