05-11-2016 - Salve a tutti, nuovo aggiornamento di carattere meteorologico, dopo i doverosi approfondimenti sul sisma.
Tempo in forte peggioramento su alcune regioni italiane, come annunciato ormai da molti giorni (ved.editoriale), spesso tra la perplessità di molti.
A ogni modo, puntuale, un primo peggioramento si fa strada da nord e da ovest, con sue perturbazioni che si daranno appuntamento domani, sabato, proprio nelle nostre regioni settentrionali (fig.1).
fig.1
Nelle prossime 48 h, quindi, il tempo peggiorerà fortemente nelle regioni del nord e dell’alto Tirreno, a causa di correnti sudoccidentali piuttosto intense, richiamate dall’affondo perturbato dal nord atlantico, con temporali anche di forte intensità tra levante ligure e alta Toscana (fig.2).
fig.2
Probabile secondo approfondimento in serata, mirato a caratterizzare nel dettaglio tale peggioramento, ma nel frattempo emerge chiaramente come le più danneggiate saranno proprio le regioni in traiettoria con le correnti meridionali perturbate.
Ma questa sarà solo la prima fase del peggioramento. Dall’evoluzione mostrata dai modelli per i primi giorni della prossima settimana si va già delineando in abbozzo, l’influenza che l’elevatissimo snow cover euroasiatico e i continui split del VP nel bassopiano russo possono avere nella circolazione emisferica generale. Ecco comparire infatti, un anticiclone dinamico di blocco in Scandinavia a fermare il flusso atlantico più a nord, con inevitabile contributo artico continentale nell’alimentazione della saccatura (fig.3).
fig.3
In parole più semplici, entro la giornata di martedì, soprattutto la nord, l’aria mite atlantica verrà sostituita da un afflusso artico dalla Russia settentrionale, con cospicuo abbassamento delle temperature al centronord e possibilità è di nevicate nei rilievi alpini intorno 600-800 m e in Appennino intorno 1000-1200 m (fig.4).
fig.4
Come accennato, si tratta di una evoluzione dettata da una peculiare dinamica emisferica, che vede un consistente raffreddamento del comparto euroasiatico, con valori diffusamente al di sotto delle medie del periodo al suolo, già intorno i -40° C nella Yakuzia, all’estremità orientale della Siberia (fig.5).
fig.5
Temperature meno rigide nella vicina Russia, ma comunque sottozero anche in pieno giorno con copertura nevosa diffusa (fig.6)
Davvero notevoli i valori di copertura nevosa e le rispettive anomalie, tutto la Russia occidentale, alle porte dell’Europa centrale, è in anomalia positiva (fig.7,8)
Copertura nevosa emisferica
Anomalie copertura
Tali premesse iniziano quindi a mostrare i loro riflessi nella tendenza, reiterata in sede previsionale, alla formrazione di un blocco altopressorio scandinavo, probabilmente radicato più a est in prospettiva.
Nel lungo termine, tale blocco potrebbe contrastare anche i tentativi di ricompattamento del VP, in evidente fase di split verso il continente asiatico, ma contrastato, in tale frangente, dalla spina del fianco di un potente anticiclone ibrido in sede siberiana (termico) e artica (dinamico).
Inizialmente tale azione sembra limitata al comparto euroasiatico, senza conseguenze pratiche per le regioni mediterranee (fig.9)
fig.9
Ma successivamente davvero didattica l’evoluzione presentata dai principali modelli; quello europeo mostra un’evidente compartecipazione dell’onda atlantica (wave 2 azzorriana) con il blocco euroasiatico (wave 3 uralica e anticiclone termico siberiano), con conseguente split di un cospicuo lobo del VP nel comparto europeo (omega rovesciata blocking, fig.10).
fig.10
Stesso assetto, complessivamente, nel lungo termine per il modello americano, dove il blocco euroasiatico ibrido è ancora potente, con massimi pressori fino a 1055 hPa più a est e dove il flusso atlantico viene inevitabilmente dirottato verso il Mediterraneo e l’Europa centrale dalla compressione operata dall’accoppiata Azzorre-Euroasiatico (fig.11).
fig.11
Inevitabile quindi l’affermazione di un trend al ribasso delle temperature nella seconda decade di Novembre, con continui impulsi perturbati in arrivo dal nordatlantico; ecco le previsioni ensemble (spaghetti) per la città di Roma (fig.11).
fig.11
Situazione molto complessa e dinamica quindi, che potrebbe portare a sorprese non da poco già nella seconda metà di Novembre o anche nel mese di Dicembre, con impulsi perturbati a possibile contributo artico continentale in arrivo nel Mediterraneo, ma ne riparleremo; nel frattempo, il maltempo è arrivato e nelle prossime ore tenderà a trasferirsi anche al centro, per un periodo perturbato che, sebbene, con relative pause, potrebbe accompagnarci per molto tempo nel mese di Novembre, seguiremo con attenzione le diverse fasi.
Ciao ciao