20-01-2017 - Salve a tutti; giornata finalmente più tranquilla dal punto di vista meteorologico, ma anche sismico, con relativamente poche scosse di assestamento nell’area terremota.
Finalmente giunte al termine le nevicate a bassa quota in Abruzzo e giungono anche buone notizie dal luogo della tragedia di Rigopiano, dove si stanno recuperando i sopravvissuti.
Al momento però, la nuvolosità nel Mediterraneo si sta riorganizzando più a ovest, nei pressi del mare di Alboran, tra Spagna e Marocco, con una perturbazione correlata a una goccia fredda che intensificandosi e traslando lentamente verso est (fig.1).
fig.1
Già da domani infatti, la nuvolosità presente a ovest dei mari italiani farà sentire la sua influenza nelle nostre regioni, anche i maniera piuttosto pesante.
Forti piogge e temporali sono previsti, già a iniziare dal domani, sabato, su molte aree della Sardegna e, dal tardo pomeriggio, anche della Sicilia, a causa dell’intensificarsi si correnti caldo-umide da scirocco (sudest).
fig.2
Da monitorare il peggioramento di sabato quindi nei settori meridionali e orientali della Sardegna (cagliaritano e nuorese quindi) per la possibilità di forti temporali già dal mattino e per tutto il giorno.
A partire dalla serata di sabato poi, la Sardegna passerà il testimone del maltempo alla Sicilia e, in progressione alla Calabria ionica. Sarà proprio da catanese, messinese, reggino e catanzarese ionici che l’ondata di maltempo raggiugerà l’acme, con violenti temporali che interesseranno le aree menzionate tra Domenica e Lunedì (fig.3).
fig.3
Possibili accumuli di 200-300 mm in 36-48 h, non nuovi purtroppo in questo settore della penisola, in questa stagione davvero battuto dal maltempo. Prestare attenzione quindi nella fascia ionica compresa tra le città di Catania e Catanzaro per eventuali flash flood, alluvioni lampo a a partire dalle prime ore di Domenica fino a lunedì pomeriggio.
In tale frangente, precipitazioni più deboli potranno raggiungere anche il nordovest e le centrali tirreniche, nel primo caso con nevicate anche a quote molto basse o pianura in Piemonte, ma con scarsi accumuli.
Cosa succederà dopo??
Modelli abbastanza tranquilli in troposfera, nel senso con non nostrano ad oggi evoluzioni particolarmente movimentate per le nostre regioni. Tuttavia, alle quote stratosferiche viene sempre visto diromente il warming i fasi iniziali sono ormai giunte al breve termine previsionale, che sembra poter davvero mettere in seria crisi il VP tra fine mese e inizio Febbraio (fig.4).
fig.4
Ancora scarse come dicevamo, le conseguenze in troposfera, dove tuttavia il modello americano continua a vedere un rafforzamento dell’alta pressione nell’artico russo, fattore che potrebbe in futuro rivelarsi decisivo pe imprimere una nuova svolta alla stagione invernale (fig.5).
fig.5
Al prossimo aggiornamento
Ciao ciao