23-03-2020 - Salve a tutti, editoriale del gelo e della neve a fine Marzo, in pochi avremmo pensato una cosa simile fino a un paio di settimane fa. Eppure, sebbene con intensità e temperature diverse da quanto avremmo potuto vedere in Gennaio, molte regioni italiane potrebbero davvero essere interessate da nevicate a quote basse o pianura nelle prossime 72 h.
Già oggi rovesci nevosi sin sulla costa marchigiana hanno segnato l’arrivo del nucleo gelido artico dai Balcani.
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L’animazione satellitare evidenzia bene come, a ridosso delle coste adriatiche in Croazia, il nucleo perturbato di origine artica stia entrando ora, mentre si scrive, in Adriatico appunto, andando a collocarsi nella giornata di martedì, davanti le coste abruzzesi e molisane con il suo centro motore ma interessando molte regioni italiane.
Seguiamo tutta l’evoluzione nel dettaglio, ecco la collocazione del nucleo gelido a 500 hPa (5500 m) oggi alle 13:00.
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L’irruzione fredda era appena iniziata, ma già le prime nevicate stavano interessando l’Adriatico, con una -10 C a 850 hPa in quota.
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A partire dall’immagine mostrata, l’aria fredda artico continentale può letteralmente irrompere nei nostri mari nel Mediterraneo centrale. Il nucleo gelido prende possesso del mar Adriatico.
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L’aria fredda invade le nostre regioni nella giornata di martedì, stemperandosi leggermente, com’è normale che sia, ma restando sufficientemente gelida da generare nevicate al piano lungo la costa adriatica.
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A riguardo, ecco la previsione del modello americano per le ore centrali di martedì, neve fino alla costa dalla Romagna fino alla Puglia centrale, non male per essere a fine Marzo.
fig.6
Ma non è finita!!! Il nucleo gelido procede nella sua avanzata verso ovest, con moto retrogrado, andando a collocarsi nelle regioni centrali, tra Toscana, Umbria ed Emilia Romagna.
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La temperature a 850 hPa, salgono ancora leggermente, ma ce n’è abbastanza per nevicate a bassissima quota.
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…e infatti il modello americano evidenzia ancora la possibilità di neve quasi in pianura nelle regioni centrali, raggiunte da nuvolosità proveniente dalle coste africane. Molto interessante questa fase del peggioramento, quando tutti i settori interni delle regioni centrali, anche quelli tirrenici, potrebbero sperimentare nevicate a quote pianeggianti, nella notte tra mercoledì e giovedì.
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Ma non è finita ancora!!!
Nel suo moto retrogrado verso nord ovest, ormai contaminato da influenze atlantiche, il nucleo artico, secondo gli ultimi aggiornamenti, potrebbe avere ancora la forza, di concerto con il contributo caldo umido proveniente dalla depressione africana, di generare nevicate a quote pianeggianti tra Emilia e Liguria nella giornata di giovedì, prima della definitiva trasformazione del nocciolo artico in una depressione mediterranea.
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Insomma, se le cose dovessero andare come previsto (siamo ormai già dentro l’evento), i 2/3 delle regioni italiane potrebbero vedere la loro nevicata a quote pianeggianti, anche solo per qualche attimo, ma la vedrebbero.
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