18-07-2015 - Salve a tutti, riprendiamo gli aggiornamenti dal fronte del caldo, ma anche della sua fine. La giornata odierna può essere considerata l’apice di questa seconda ondata di Luglio. Da domani infatti, per un paio di giorni, una lieve flessione del campo altopressorio dovrebbe consentire la genesi di temporali di una certa intensità nell’arco alpino, simili a quelli già avvenuti in Piemonte, anche molto violenti in alcuni casi. Intanto ecco la cupola anticiclonica che cambia forma con il passare dei giorni, restando però sempre ancorata alle nostre regioni (fig.1).
fig.1
Come si vede dalla fig.1, dal lato francese la cupola si è indebolita, sotto la spinta delle correnti Atlantiche, con ammassi nuvolosi cumuliformi che approcciano l’arco alpino occidentale (fig.2).
fig.2
Tale dinamica è indicativa, come accennato, della possibilità che, tra domenica e martedì, temporali pomeridiani abbastanza diffusi possano interessare l’arco alpino e, più localizzati, anche la dorsale appenninica. In qualche caso tali temporali potrebbero essere violenti, come accaduto ieri nel cuneese, a causa della presenza di aria molto calda e umida nei bassi strati, pronta a esprimere tutto i suo potenziale in occasione di afflussi anche lievi a carattere più freddo in quota, come nelle Alpi, o per semplice attività termoconvettiva, come in Appennino.
Ecco la previsione del modello americano per domenica sera, dove si vede come il getto polare, collegato alla saccatura permanete in Atlantico, si abbassi leggermente di latitudine in Europa centrale, sfiorando l’arco Alpino (fig.3).
fig.3
Se si eccettuano le dinamiche menzionate, il caldo continua a farla da padrone nelle nostre regioni, con temperature già intorno i 30° C alle 10:20 di mattina (anche superiori all’estremo sud, fig.4) e temperature dei mari che nel basso Tirreno sfiorano ormai i 29° C!!!!!!!!! (fig.5)
Come proseguirà l’onda calda?? Possiamo distinguere in merito anche oggi due fasi. La prima riguarderà i giorni centrali della prossima settimana, con una nuova avvezione di aria calda dall’entroterra Sahariano diretta verso le nostre regioni (fig.6).
fig.6
La nuova ondata di caldo si preannuncia molto pesante, in termini di estensione e intensità. Tra mercoledì e sabato della settimana entrante (22-25 Luglio) le temperature potranno anche superare i 40° C nelle regioni meridionali e, in genere, risultare comprese tra 35 e 40° C di massima su tutte le regioni, valori davvero molto elevati per la penisola italiana, assolutamente sopramedia. La causa di tale recrudescenza del caldo è sempre da imputare alla persistenza dell’affondo artico in pieno Atlantico, con risalita del getto nell’Europa occidentale (fig.6).
Finirà il caldo in qualche modo?? Nei giorni successivi al 25, anche oggi, il modello americano ipotizza un break, una rottura alla fase calda, che nelle proiezioni odierne potrebbe risultare anche molto violenta. L’emissione notturna ipotizza la genesi di una saccatura minore, figlia dell’affondo Atlantico, con asse proprio sulla penisola italiana e non più a occidente (fig.7).
fig.7
Un affondo del genere, molto ben direzionato, spazzerebbe letteralmente via il caldo, anche se temporaneamente (siamo ancora a fine Luglio), con temporali in discesa lungo la dorsale appenninica che potrebbero raggiungere anche il sud Italia. Se confermato quindi, il peggioramento previsto comporterebbe un affondo del “core” del getto nel Mediterraneo, con abbassamento reale delle temperature di parecchi gradi su tutta Italia (fig.8).
fig.8
Si tratta ovviamente di una delle tante emissioni del modello, che però si susseguono in maniera abbastanza continua nella direzione di un cambio circolatorio dopo il 25. Davvero significativi gli spaghetti odierni, netto abbassamento delle temperature dopo il 26, su tutte le perturbazioni di prova dell’ensemble, con alcune che evidenziano addirittura valori sottomedia (fig.9).
fig.9
Cosa dice il modello europeo in merito?? Fino ieri sera tale modello mostrava un’ipotesi simile a quella americana, mentre oggi risulta molto più contenuto, sebbene sempre indicando una pausa al caldo africano (fig.10).
Tali variazioni fanno comunque parte del “balletto” dei modelli, quello che conta è che una reale ipotesi di modifica della circolazione in atto sia sempre presente nei vari modelli. In serata su questo aspetto (probabilità di un cambio circolatorio dopo il 25) verrà proposto un nuovo editoriale, da seguire assolutamente quindi gli aggiornamenti, insieme ai dati riguardanti la giornata “africana”, che si preannuncia molto impegnativa per tutti.
Ciao ciao