28-11-2015 - Salve a tutti; di nuovo insieme per approfondire alcuni concetti e quando c’è il tempo, provare a seguire con maggior dettaglio quanto espresso nell’editoriale di questa mattina, formulando inoltre qualche ipotesi riassuntiva per il mese di Dicembre.
Abbiamo quindi visto quanto sia massiccia e compatta la struttura del VP attualmente, sia in stratosfera, sia troposfera, dove si va approfondendo sempre di più al momento. Abbiamo però anche visto come qualcosa possa sfuggire dalle maglie del freddo, confinato nelle regioni polari. Il run 06 del modello americano conferma infatti l’ipotesi della saccatura transitoria di passaggio sull’Italia, con massimi effetti, come sempre, al centrosud (fig.1).
fig.1
In alternativa, nei giorni scorsi, fino a ieri, era comparsa un’altra ipotesi, più ottimistica e molto più fredda e nevosa, che risultava, comunque, compatibile con un assetto del VPT assolutamente chiuso e compatto, soggetto a condizionamento stratosferico (fig.2).
fig.2
Diciamo subito che, sulla base degli ultimi aggiornamenti, la prima ipotesi appare più probabile, ma la seconda risulta ancora assolutamente realizzabile.
Pertanto, sulla base delle analisi condotte nei precedenti editoriali, in cui è stato valutato il comportamento di tutto il VP (ovvero a tutti i piani isobarici), è possibile formulare alcune ipotesi generali sullo stato del tempo nel Mediterraneo nel mese di Dicembre (solo Dicembre, chiariamo, il resto è assolutamente aperto a tutte le ipotesi a giudizio dello scrivente).
Il mese di Dicembre quindi, dovrebbe trascorrere con periodi soleggiati anche prolungati, fino a una settimana, su tutta la penisola, alternati a periodi più brevi (da 2 a 5 giorni a seconda delle ipotesi) più piovosi/nevosi e freddi. Tali periodi, sulla base dell’attuali considerazioni, possono essere caratterizzati da due trend dominanti:
IPOTESI 1 – 70% di probabilità di realizzazione
Vortice Polare chiuso con lasciti freddi intermittenti dal nordatlantico – soleggiato in prevalenza al nord, instabile e/o perturbato a centrosud, specialmente versante adriatico (fig.3).
fig.3
IPOTESI 2 – 30% di probabilità di realizzazione
Vortice Polare sempre compatto, ma slancio azzorriano molto robusto, con possible creazione di ponti transitori con strutture di blocco scandinave, abbastanza basse di latitudine (il VP preme dall’Artico). Nel Mediterraneo centrale interazione tra afflussi umidi Atlantici intermittenti e nuclei gelidi artico continentali dal bassopiano russo. Freddo e nevoso al centronord, leggermente più mite al sud (fig.4).
fig.4
Ipotesi stupenda che, lo si ripete, è anche compatibile con un assetto compatto del VPT, ma al momento meno probabile tra le due.
Insomma, c’è ancora molto da discutere. Ricordiamo comunque che, per quanto è possibile vedere ora, i periodi anticiclonici saranno prevalenti su quelli perturbati, ma le sorprese potrebbero esserci. Da seguire inoltre un’altra ipotesi, ancora in embrione, consistente in uno sbilanciamento del VPT in area russa e aumento dei geopotenziali in area canadese (ultima emissione del modello americano (fig.5).
fig.5
Sarebbe un colossale split del VPT, con conseguenze da verificare.
Per concludere, su Gennaio nulla si può dire, ma è confortante notare che, quando il raffreddamento stratosferico è molto prematuro come quest’anno, a metà inverno le probabilità che la “trottola”, lanciata a folle corsa, del VPS-VPT salti aumentano e, chissà, ci può scappare l’evento freddo e nevoso di dimensioni rilevanti.
Ciao ciao