08-12-2015 - Salve a tutti, nuovo aggiornamento serale, in questa parte d’inverno piena di speranze e buoni propositi, che si infrangono sul muro rappresentato da un Vortice Polare smisurato, soprattutto in stratosfera(ved. editoriale).
Com’è abitudine del sito però, almeno un editoriale va dedicato alla speranza e alla ricerca di nuove strade che possano condurre, tra le maglie di un VP “monstre”, ad avere almeno una parentesi fredda e nevosa.
In effetti, anche oggi se ne trovano, ma bisogna cercare bene.
Innanzitutto, il modello europeo, sempre molto regolare, conferma la possibilità di una breve passaggio perturbato dopo metà mese, a causa di una saccatura al margine del VP (fig.1).
fig.1
Molto più interessante poi, ma anche meno affidabile, la visione degli ultime emissioni del modello americano. Il run GFS 06 del mattino evidenzia un VP nel complesso non così compatto, con una colata gelida che ci sfiora diretta verso i Balcani ma con freddo anche da noi (fig.2).
fig.2
Sfogliando tra le righe c’è una “perturbazione” degli spaghetti che merita di essere visionata per il semplice motivo che è ancora compatibile con un assetto compatto del VP, ma che, diciamolo subito, non si avvererà i questo frangente (fig.3).
fig.3
Termiche che meritano il replay (fig.4)
Irruzione fredda da legenda,, con una -16° C a 850 hPa sulle Alpi, ma completamente fuori dal coro anche nelle ENS, lo si ribadisce, per evitare polemiche, NON si avvererà (fig.6).
fig.6
Perchè mostrarla quindi??
Per il semplice motivo che, a tutti gli effetti, è compatibile con l’attuale assetto del VP e può scaturire dal contesto emisferico attuale non è comunque impossibile, ma semplicemente molto difficile, specialmente se il trend stratosferico si mantenesse quello attuale (ved. editoriale).
In effetti però, anche l’ultima emissione del modello ameriacano, appena uscita mentre di scrive, mostra un VPT addirittura in difficoltà alle soglie del Natale, con risvolti molto interessanti (fig.6).
fig.6
Si tratta di run ufficiali, non si ENS in questo caso, da tenere in conto quindi, sebbene le probabilità che anche il VPT vada incontro a una progressiva chiusura sembrano molto elevate al momento.
Ad ogni modo, la legge di B&D, riguardante il condizionamento degli strati inferiori da parte di quelli stratosferici, indica semplicemente una correlazione statistica, non è una certezza; in passato, a volte non ha funzionato, ma tale condizione si è verificata specialmente nel caso opposto, ovvero in caso di potenti stratwarming l’evento non si propagato verso il basso ho lo ha fatto in maniera blanda anche con NAM ben oltre il valore -3 (ad esempio nell’inverno 2012-2013, molto recente).
Nel caso di stratcooling, come quello attuale, è più difficile sfuggire alla regola che vede un assetto compatto del VPT per 45-60 giorni, proprio perchè la propagazione dell’incremento della velcocità angolare è più omogenea, a causa della forma che assume il VP (quasi circolare, mentre in caso di warming il fenomeno può essere localizzato in punti definiti).
Strada facendo scopriremo quale sarà il responso ma, ancora una volta, si può confermare che le fasi fredde e perturbate saranno l’eccezione fino alla prima parte di Gennaio e non la regola.