30-01-2015 - Salve a tutti; un rapido, consueto, aggiornamento. Davvero ostico quest’anno il Vortice Polare a tutte le quote; mentre sembra che in stratosfera stia allentando finalmente la presa (ma in realtà le dinamiche odierne non mostrano purtroppo la destrutturazione definitiva del VPS), la troposfera trova sempre la forza di reagire ai tentativi di “sbloccaggio”.
Ecco quanto accade negli ultimi agigornamenti.
Dalla spinta spinta aleutinica, che apre il VPT nel Pacifico, iniziano partire ondulazioni sempre più marcate nel quadrante opposto, in Atlantico (fig.1).
fig.1
In tale frangente, alla fine prima decade, sembra di essere sempre a un passo dal grande evento artico, con una saccatura pronta a colpire il Mediterraneo (fig.2).
fig.2
Ma nel modello americano il VPT dal lato Atlantico recupera rapidamente vorticità, con la wave 2 azzorriana completamente schiacciata da un mostruoso nucleo canadese europeo (fig.3).
fig.3
Tale assetto purtroppo presenta alcune analogie con la visione attuale stratosferica, il VPT si piega completamente (diplacement) ma non si spezza (split), fig.4.
fig.4
La differenza con un’evoluzione completamente differente è davvero esigua al termine prima decade, ecco il modello canadese, che lascia proseguire lo split in troposfera (fig.5).
fig.5
Insomma, basterebbe poco per una grande evento, ma per adesso siamo ancora in attesa a sperare…e il tempo passa.
Ciao ciao