21-03-2020 - Salve a tutti, con oggi si entra definitivamente nella primavera astronomica, intesa come il momento in cui il globo terrestre è soggetto all’equinozio, ovvero il momento in tutte le località del globo il giorno dura quanto la notte, 12 h.
In verità, per come si stanno mettendo le previsioni, sembrerebbe il contrario, in quanto si va con sempre maggiore certezza verso un periodo molto freddo (per la stagione), caratterizzato da temperature sotto media e nevicate anche a quote basse in molte località.
Nulla di tutto questo è ancora avvertito nel Mediterraneo centrale, ma l’immagine dal satellite evidenzia, nel quadrante nord orientale, in alto a destra, un moto verso sud-sud ovest delle nubi, sfrangiate, che vanno incontro a un sistema nuvoloso situato sull’Ucraina.
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A partire da ora, l’evoluzione meteorologica nei cieli europei subirà una repentina accelerazione, generata dall’affermazione nella Scandinavia meridionale di una robusta area di alta pressione e dalla contemporanea discesa dal bassopiano russo settentrionale, in prossimità degli Urali, di una nucleo gelido di origina artica che, nel giro di 48 h, giungerà in Adriatico e, successivamente, nelle regioni centrali, indugiando nel Mediterraneo per altre 48 h.
Ecco quindi la previsione per le ore centrali di lunedì, il nocciolo artico è già alle porte dell’Italia e le temperature saranno già diminuite notevolmente al centronord, anche di 10-12 C.
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Ma l’aria fredda non si fermerà in Adriatico e, grazie alla presenza del freddo anche on quota, molto rapidamente abbraccerà quasi tutte le nostre regioni, con una circolazione depressionaria nella media troposfera capace di apportare notevole instabilità convettiva nei cieli italiani.
Come accennato, il freddo non resterà in Adriatico ma, anche nei bassi strati, si propagherà, attenuandosi leggermente, su tutte le regioni italiane, sebbene il nucleo più intenso si attesterà nelle regioni centrali.
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Una lieve attenuazione del freddo nei bassi strati non deve ingannare, come accennato nei precedenti editoriali, il connubio tra freddo in quota e afflusso freddo al suolo con venti di Grecale sostenuti sarà capace di generare rovesci e temporali nevosi anche a quote pianeggianti su parecchie località della penisola, ecco i valori in quota di temperatura a 500 hPa (5500 m) previsti dal modello americano per martedì, si avvicina l’isoterma di -34 C.
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A seguire, nella giornata di mercoledì, ancora freddo lungo la penisola e ancora bassa pressione sopra le nostre teste, con correnti meridionali in quota su tutto il centrosud.
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Il connubio tra correnti fredde nord orientali al suolo e correnti meridionali in quota nelle regioni centrali potrebbe davvero porre le basi, nella giornata di mercoledì, per la genesi di nevicate a quote molto basse tra Umbria, Marche, Abruzzo, Molise e Lazio, con le regioni adriatiche favorite ma con le tirreniche che beneficerebbero di ampi sconfinamenti.
Non a caso il modello europeo inserisce significativi accumuli di neve al suolo per la notte tra mercoledì e giovedì della prossima settimana su molte regioni italiane.
fig.7
Le nevicate a bassa quota saranno possibili su Emilia Romagna, Toscana, Umbria, Marche, Lazio, Abruzzo, Molise, Puglia settentrionale, Campania, e Basilicata settentrionale, mentre su Calabria e Sicilia comunque nevicherà sui rilievi e le precipitazioni saranno particolarmente abbondanti nella seconda parte di mercoledì, con l’arrivo di una depressione dalle coste africane in aggancio con il nucleo freddo artico.
Come accennato, le regioni centrali dovrebbero essere quelle che beneficeranno dei fenomeni nevosi più significativi, ecco il particolare della carta precedente, i dintorni di Roma potrebbero vedere qualche fiocco, mentre dal versante adriatico si farà sul serio.
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Insomma, tardi ma è arrivato il freddo e ci sarà da osservare con attenzione tutte le fenomenologie che arriveranno.
Ciao ciao