30-01-2015 - Salve a tutti; maltempo in piena azione nel territorio italiano. Come sempre accade quando le masse d’aria fredda in gioco sono così imponenti, alcuni dettagli risultano difficilmente prevedibili, anche se nel complesso l’evoluzione sta andando esattamente come prospettato. Giungono segnalazioni comunque di nevicate e Bologna, in anticipo sul previsto, mentre nella notte le nevicate oltralpe hanno abbondantemente sconfinato lungo la cerchia collinare e alte pianure del Piemonte settentrionale e parte della Lombardia, con inattesi, sebbene esigui, accumuli al suolo. Come annunciato da giorni, il peggioramento è di grandi dimensioni e sarà molto duraturo, cosa che in questa sede era stata presa i considerazione con notevole anticipo (circa 10-12 giorni), come testimoniano i numerosi editoriali a riguardo (ved. anche la rubrica “I grandi editoriali” in home).
Ma andiamo al concreto, ecco la spettacolare immagine del satellite di questa mattina (fig.1).
fig.1
Come si vede dall’immagine, l’instabilità diffusa nel territorio italiano è continuamente alimentata dall’imponente discesa fredda lungo il bordo occidentale del nucleo della grande bassa pressione correlata al lobo “splittato” del Vortice Polare. I valori dei geopotenziali in quota e di pressione al suolo sono davvero bassi nel territorio italiano e nelle prossime ore potrebbero raggiungere alcuni record storici (fig.2).
fig.2
Ma proprio la forte instabilità generata dal lago gelido presente in quota (fino a -35° C a 5000 m) rende ragione dei forti rovesci nevosi in atto tra Toscana ed Emilia, che continueranno nelle prossime ore, scendendo lungo la dorsale appenninica. Nelle regioni centrali la quota neve si abbasserà notevolmente, fino a 500-600 m, dopo le piogge copiose della notte , mentre nel basso Tirreno continuerà il maltempo.
La presenza della saccatura artica ora in formazione potrebbe durare senza soluzione di continuità anche 7-10 giorni, con l’arrivo di diversi impulsi perturbati. Ottimi gli aggiornamenti odierni. Vediamo solo la fasi salienti dei modelli odierni, per elencare tutte le pertubazioni ci vorrebbero ore
1) Confermata la discesa di un nucleo freddo domenica pomeriggio con neve a quote molto basse in Appennino ed Emilia, forse nordest (fig.3)
fig.3
2) Confermata la possibilità di neve in pianura diffusa al nordovest nelle prime del mattino di martedì e a quote basse su Appennino centrosettentrionale. Per questo peggioramento, la traiettoria dell’impulso perturbato è da monitorare attentamente (fig.4)
fig.4
3) Confermata la discesa di un intenso nocciolo artico a ovest dell’Italia per mercoledì 4, con forte peggioramento a partire da ovest e neve a quote basse al centronord (fig.5)
fig.5
Gli aggiornamenti odierni indicano l’arrivo di un vortice gelido proprio nelle regioni centrali per giovedì 5; termiche nei bassi strati non bassissime, ma se confermate le carte evidenziate indicherebbero la concreta possibilità di nevicate a quote molto basse o pianura su buona parte del centro Italia (fig.6).
fig.6
A seguire ancora neve su Adriatiche e al sud, ma ne riparleremo nei successivi aggiornamenti.
Ciao ciao
Scusate, sarà che qua al nord est non ho visto ancora nulla se non un po’ d’acqua stamattina a 1°(dovrebbe nevicare no?) e qualche grado sotto lo zero una paio di giorni fa, ma a me, questo lobo polare, mi fa stare un po’ “freddino”. Sarà poi che per la nostra zona non si prevede mai niente, me ne sto anche piano piano disinteressando