05-01-2017 - Salve a tutti, aggiornamento “real time” nel pieno di una evoluzione meteorologica quanto mai peculiare.
Irruzione gelida giunta a destinazione, un primo fronte freddo sta transitando nelle regioni meridionali, segnando l’ingresso della massiccia c0lata artico-continentale (fig.1).
fig.1
Ma la parte più cospicua e più fredda della massa d’aria in movimento verso le nostre regioni deve ancora arrivare. Già nel pomeriggio le temperature scenderanno bruscamente a iniziare dalle regioni adriatiche, ma a nord delle Alpi e verso il bassopiano russo è ben visibile un secondo impulso perturbato, correlato a un nocciolo gelido in quota (con valori di ben -40° C a 5500 m) che si è già messo in cammino verso sudovest, in direzione proprio della nostra penisola e che domani mattina, parzialmente attenuato, ritroveremo nelle nostre regioni centro meridionali, con il nucleo centrato nel canale di Otranto e con valori inferiori a -35° C, sempre a 5500 m.
fig.2
Passando a quote inferiori, per noi più interessanti, ecco la colata gelida nel mattino di domani, venerdì, evidenziarsi con tutta la sua potenza, addossata alle Alpi e in parte già sfociante, come un fiume in piena, in Adriatico (fig.2).
fig.3
Tutti i numeri di questa avvezione fredda sono davvero da annali meteo, perlomeno sulla carta. In merito alla vastità della colata la linea nera in fig.2, rappresentante la -10° C a 850 hPa (1500 m) ne rende perfettamente ragione. Per il resto, entro le ore centrali di domani sopra le nostre teste si avranno valori in libera atmosfera (senza influenze del suolo) fino a -15° C a 1500 m e fino a -35° C a 5500 m), un colonna di ghiaccio !!!!!!.
Si tratterà di un vero proprio fiume gelido che irromperà in una prima fase nelle regioni centrali, con una -12° C A 1500 m sulla verticale di Roma (fig.4).
fig.4
Successivamente, nelle prime ore di sabato, l’acme della penetrazione fredda si sposterà leggermente a est, con valori fino a -15° C a 1500 m sopra il Molise!!!!! (fig.5).
fig.5
Sulla base dei numeri elencati, le fenomenologie correlate non saranno legate a semplice stau adriatico, ovvero a ammassi nuvolosi addossati ai rilievi appenninici. Già da ora infatti, cluster temporaleschi si stanno formando in Adriatico, con veri e propri temporali nevosi che hanno interessato le Marche settentrionali fino alla costa, ed è solo l’inizio.
Dal pomeriggio, altri corpi nuvolosi inizieranno a interessare le regioni adriatiche, con nevicate via via più intense fino alla costa e temperature in rapida discesa; eccola previsione LAMMA implementata con il modello europeo partire dalla mezzanotte e per tutto venerdì (fig.6).
fig.6
Ed ecco quella YOUMETEO, implementata con il modello americano (fig.7).
fig.7
Pur considerando numerose modifiche, ora imprevedibili dai modelli dei dettaglio, è evidente la concreta possibilità di forti nevicate, con accumuli consistenti nei rilievi abruzzesi, con autentiche bufere nei versanti esposti. Da non sottovalutare inoltre la possibilità di ampi sconfinamenti nei settori tirrenici, in virtù della intensità del’irruzione fredda, con nevicate tra basso Lazio (tutto il frusinate) o nel salernitano, fino alla costa. Da non escludere anche altre nevicate nelle province di Arezzo, Perugia Terni e Viterbo, in arrivo dall’Adriatico.
Per il resto, tra Adriatico e sud Italia, saranno 48 h di nevicate, con relative pause nei settori costieri, quasi continue nei versanti esposti tra Abruzzo e Puglia, qui con veri e propri blizzard, e tra reggino, messinese e palermitano tirrenici.
Ecco quindi il nuovo riepilogo dei fenomeni, molto simile al precedente editoriale:
- Romagna – moderate, soprattutto giovedì
- Aretino (Toscana) – deboli
- Umbria – da deboli a moderate (settori orientali)
- Marche – moderate, forti nell’ascolano
- Abruzzo – forti nei settori interni, moderate altrove
- Lazio – moderate reatino e frusinate, occasionali viterbese, generalmente assenti altrove
- Campania – da moderate a forti beneventano e Irpinia, settori interni salernitano e casertano, occasionali altrove
- Molise – forti a ridosso dei rilievi, moderate altrove
- Basilicata – forti nei settori orientali a ridosso dei rilievi, deboli o moderate coste tirreniche
- Puglia – forti Gargano e Murge, moderate altrove
- Calabria, Forti rilievi tirrenici reggini, moderate altrove
- Sicilia, forti rilievi tirrenici esposti, moderate altrove
In tale contesto, la giornata di Sabato vedrà una persistenza delle condizioni descritte, con una generale attenuazione dei fenomeni nell’area marchigiana, mentre più a sud continueranno le nevicate e il gelo raggiungerà probabilmente l’acme (fig.8).
fig.8
Insomma, saranno 48-60 h di vera emergenza per alcuni settori interni appenninici, con sensazione di freddo (wind chill) che potrà scendere oltre i -15° C in città di montagna, come Potenza (800 m s.l.m.), seguiremo passo passo l’evoluzione (fig.10).
fig.10
Ciao ciao