04-05-2019 – Salve a tutti, nuovo editoriale del sabato sera per commentare un’evoluzione davvero peculiare per il periodo che stiamo vivendo. In molti articoli è stata utilizzata la parola “storica” per un’ondata di maltempo che ancora deve avvenire. La storia la si scrive dopo che l’evento è accaduto, per adesso limitiamoci a dire che alcuni tasselli che quest’inverno non sono andati in porto, nonostante ottime premesse, ora stanno combaciando sempre di più.
In parole povere, alla distruzione, stagionale, del VPS sta corrispondendo una fortissima crisi del VPT alle quote inferiori, con dinamiche che, se fossero, giunte in inverno, in occasione dello scorso MMW, avrebbero reso sicuramente la stagione tra quelle memorabili dal punto di vista meteorologico.
Ecco rapidamente cosa sta accadendo; un’intenso fronte freddo artico si è ormai addossato all’arco alpino, pronto a tracimare con il corposo seguito di aria artico continentale nel Mediterraneo.
fig.1
La dinamica menzionata in realtà è già in atto in quanto proprio mentre si scrive i primi forti temporali stanno già interessando la pianura Padana, ben inquadrati dalla carta delle fulminazioni.
fig.2
Densità delle fulminazioni molto elevata, con numerosi fondoscala per le precipitazioni rilevati dal radar.
fig.3
Colpita molto bene anche l’area urbana di Milano come si vede dai colori tendenti al marroncino in figura.
Nelle prossime ore l’evoluzione sarà rapidissima, l’aria fredda entrerà sempre più rapidamente dalla porta del Rodano e di Bora, generando contrasti molto accesi con l’aria caldo-umida presente nel Mediterraneo; consideriamo infatti che le temperature anche in aree pianeggianti sono già scese oltralpe intorno 3-5 C, con neve a quote molto basse, mentre in Italia, nord compreso, si va ancora intorno i 15 C.
fig.4
Sulla base di quanto esposto, saranno inevitabili fenomeni anche di forte intensità quali temporali, grandinate, venti molto forti e nevicate a quote basse, in particolare nel settore compreso tra Appennino ligure e quello emiliano romagnolo
Ecco le precipitazioni previste per le regioni italiane a partire dalla mezzanotte di oggi per tutta la giornata di Domenica, come si vede il nord e parte delle centrali saranno colpite in pieno.
fig,5
Ed ecco una previsione del modello europeo per la mattinata di Domenica con la quota neve; l’area del bolognese sembra particolarmente deputata a vedere la neve a quote basse, con qualche fiocco che potrebbe fare la sua comparsa anche in città e sarebbe un evento davvero eccezionale (!!!!!)
fig.6
Chiudiamo questo emozionante editoriale con uno sguardo in avanti, ovvero ai giorni successivi. Ebbene, le conseguenze del final warming stratosferico saranno veramente devastanti questa volta per i piani inferiori, impressionante la visione emisferica del VP per Domenica 12 Maggio. Il VP risulta completamente disgregato in almeno 6 distinti centri di massa, una disposizione raramente inquadrata, anche nella stagione calda.
Insomma. è lecito parlare di evento, ci sono tutte le caratteristiche per dirlo.
Ciao ciao