12-11-2017 - Salve a tutti; rapido aggiornamento in questa dinamicissima giornata autunnale, seguiranno altri editoriali in serata.
Irruzione artica alle porte del Mediterraneo. Un’intensa perturbazione atlantica, seguita da un massiccio afflusso artico, si sta infatti addossando all’arco alpino, pronta a irrompere nei nostri mari (fig.1).
fig.1
L’aria fredda che segue la perturbazione e tutta la struttura perturbata in genere, in virtù dell traiettoria spiccatamente meridiana, sarà costretta a interagire in maniera decisa con la barriera alpina, aggirando l’ostacolo nei bassi strati dalle due classiche “porte”, il Rodano e la Bora.
fig.2
Dal’animazione satellitare si evince bene come l’aria fredda inizierà a tracimare nel Mediterraneo tramite la valle del Rodano, con rovesci sparsi che interesseranno le regioni tirreniche e l’arco ligure, soprattutto levante, nel pomeriggio.
Con il passare delle ore, in nottata, giungerà il nucleo più intenso e freddo della colata artica (-30° C a 5500 m), che scavalcherà di netto le Alpi e si collocherà tra nord ovest e golfo ligure, con una depressione baroclina al suolo tra Toscana e Alto Adriatico con valori di 993-994 hPa.
fig.3
Da questo punto in poi, nelle prime ore di lunedì, l’aria fredda entrerà decisa al suolo anche dalla porta di Bora e inizieranno nel precipitazioni più intense lungo la dorsale tosco emiliana, con rovesci diffusi anche nelle regioni centrali, in graduale propagazione, anche forti e grandinigeni, nelle coste del Tirreno meridionale.
fig.4
Davvero notevole quindi il quadro perturbato che si prospetta per la giornata di lunedì, a partire dalle prime ore de mattino. In sequenza, rovesci e temporali, ad eccezione delle pianure del nord ovest e del ponente ligure, giungeranno su tutte le regioni;
I settori più colpiti saranno però i rilievi tosco emiliani al confine tra le due regioni, con accumuli anche intorno i 100 mm nell’entroterra romagnolo e con nevicate che, lungo tutta la dorsale, potranno giungere fino a 400 m di quota circa durante i fenomeni più intensi.
Altro settore peculiare, in virtù della collocazione dei minimi al suolo, sarà costituito dai versanti tirrenici campani, lucani e calabresi, dove le intense correnti di maestrale genereranno a ripetizione rovesci e temporali fino alla sera.
Tutti i fenomeni saranno accompagnati da raffiche di vento anche molto forti nei settori ben esposti, in maniera tale da definire una vera e propria “tempesta artica” con raffiche fino a 100 km/h lungo i crinali appenninici settentrionali.
A dopo per i successivi aggiornamenti
Ciao ciao