22-08-2016 - Salve a tutti, riprendiamo in questa sede la consueta frequenza degli aggiornamenti, fintanto possibile, cercando come sempre di evidenziare gli aspetti principali e più interessanti che emergono dall’analisi dei modelli, magari anche gli aspetti più ipotetici ma molto importanti per il meteo appassionato.
Focalizziamo quindi l’attenzione di questo editoriale mattutino in merito a quanto potrebbe accadere tra la fine di Agosto e l’inizio di Settembre, periodo che potrebbe coincidere con un importante cambio di circolazione atmosferica nel Mediterraneo.
Iniziamo come sempre dal ripasso del presente.
Impulso perturbato atlantico che sta scendendo lungo l’Adriatico, dopo aver generato violenti temporali nella tarda serata di ieri nei settori più settentrionali, al largo della Romagna e delle Marche (fig.1).
fig.1
Il nucleo depressionario ora in Adriatico, scendendo di latitudine, verso lo Ionio, si rafforzerà, isolandosi dal flusso Atlantico, confermando quindi quanto affermato ieri in merito alla genesi di un periodo molto instabile nell’estremo sud, accompagnato da fenomeni localmente intensi e da un cospicuo abbassamento delle temperature nelle prossime 48 h a scala più ampia su buona parte del centrosud. I settori maggiormente interessati dalla fase più fresca saranno quelli dei versanti adriatici e ionici, mentre nelle regioni più occidentali si andrà affermando una fase più calda (ved. editoriale, fig.2).
fig.2
Come accennato comunque, in questa sede approfondiamo le tematiche riguardanti il lungo termine. Nell’editoriale di ieri sera si era accennato alla possibilità che, dal nucleo principale del VP, sulla base di quanto osservato in tutta la stagione estiva, potesse prendere le mosse una importante saccatura meridiana, ben direzionata verso le regioni europee e mediterranee.
Gli aggiornamenti odierni del modello americano confermano quanto affermato in precedenza, sebbene l’asse della saccatura al momento venga visto affondare più a ovest, verso la penisola iberica (fig.3).
fig.3
In tal caso, su buona parte del’Italia, le temperature aumenterebbero considerevolmente, in particolare al sud.
Dall’analisi delle carte ensemble però (spaghetti), si evince come quello ufficiale sia una run anomalo, notevolmente sopramedia rispetto alle altre emissioni (fig.4).
fig.4
Viceversa, compaiono molte “perturbazioni” della elaborazione ufficiale che contraddicono l’ipotesi calda e secca e inseriscono l’eventuale arrivo di una importante saccatura meridiana di origine artica, vera brusca rottura estiva, con una fase di accentuato maltempo e un brusco abbassamento delle temperature; ecco uno degli esempi più eclatanti (fig.5).
fig.5
Come si vede dalla fig.5, in Atlantico, l’anticiclone delle Azzorre tende sempre a risalire nel braccio di oceano compreso tra Groenlandia e Islanda, settore che nello scorso semestre freddo era stato dominato in maniera indiscussa dalla discesa di nuclei gelidi dall’Artico canadese, inibendo qualsiasi tentativo di far giungere afflussi freddi di una certa consistenza nel Mediterraneo. Tale aspetto (il blocco azzorriano in Atlantico), viene riproposto sotto varie forme anche in altre “perturbazioni”, anche con carattere piuttosto freddi per il periodo (fig.6).
fig.6
Il periodo da tenere sotto osservazione per l’analisi della evoluzione descritta è quello dei primi giorni di Settembre. In tal senso, le dinamiche discusse potrebbero rappresentare un interessante punto di partenza per verificare le tendenze a scala emisferica nella distribuzione dei nuclei di vorticità del VP; ovvero, in sostanza, dove si andrà a collocare il freddo alle medie latitudini nei mesi a seguire. Si tratta solo di abbozzi per ora , ma saremo qui a monitorare ogni passo.
Ciao ciao