31-03-2022 - Salve a tutti, editoriale in forma scritta dopo molti video di aggiornamento, ma l’evoluzione in atto richiede più forme comunicative e i classici editoriali verranno assolutamente mantenuti come da tradizione del sito.
Maltempo che si sta impadronendo del Mediterraneo; una vasta saccatura alimentata da un massiccio afflusso artico è presente nelle regioni europee, compreso il Mediterraneo centrale. Le nostre regioni al momento sono interessate da un afflusso mite dai quadranti meridionali, con venti anche >100 km/h nel palermitano, dove hanno causato anche danni alle strutture aeroportuali.
Ecco l’animazione satellitare che evidenzia il moto delle nubi lungo la saccatura, con risalita lungo il ramo scendente proprio in corrispondenza delle regioni italiane, mentre più a ovest aria molto fredda per il periodo scende dalla Scandinavia verso la Francia.
fig.1
Dall’animazione satellitare si nota la nuvolosità più organizzata nel nord della Francia e sulla Manica, legata a un intenso nocciolo gelido artico, con temperature fino a -35 C a 500 hPa (5200-5300 m s.l.m.). Tale struttura entro la serata di Venerdì entrerà pienamente, con tutta la sua forza, nel Mediterraneo centrale dalla porta del Rodano; ecco in fig.2 un flash nelle prime ore di Venerdì, in cui è evidente il suo isolamento e la sua traiettoria verso il Mediterraneo.
fig.2
L’impatto con le calde acque mediterranee e con il riscaldamento diurno del suolo, già presente ormai ad Aprile lungo le nostre regioni, sarà alquanto marcato, con innesco di rovesci, temporali, grandinate e NEVE che scenderà di quota lungo i rilievi di Alpi e Appennini nella giornata di Sabato fino a quote quasi pianeggianti in occasione dei rovesci più intensi.
Ecco il grande nucleo gelido in entrata nel Mediterraneo venerdì notte.
fig.3
Il modello europeo riporta la presenza di un minimo al suolo nel golfo ligure di 991 hPa e la quota geopotenziale di 500 hPa a 5280 m s.l.m. (528 dam).
Ancora più sorprendente la carta delle temperature, con i 2/3 del territorio italiano interessati da valori <-30 C, con punte di -35 C nel settore compreso tra Sardegna e coste laziali e toscane.
fig.4
Un simile assetto termo barico non può non innescare fenomeni anche intensi, sebbene in forma non sempre organizzata, in molte regioni, a iniziare da tutto il versante tirrenico ma anche i settori alpini e il nord ovest, oltre alla Sardegna, presa in pieno dall’afflusso artico.
fig.5
In fig.5 viene riportata la quota neve nella giornata di Sabato e nella figura successiva la neve presente al suolo Sabato notte, pazzesco per essere Aprile.
fig.6
Secondo l’ultima emissione del modello europeo, al termine della giornata di Sabato, le nevicate, sebbene in forma non continua e sparsa, potrebbero interessare tutto l’arco alpino fino a bassa quota, il nord ovest con l’arco ligure, la Sardegna e, a seguire, tutto il versante tirrenico, con Toscana, Lazio, Umbria, Campania, parte Calabria e tutti i settori interni delle centrali con nevicate anche a quote molto basse (200-300 m s.l.m.) localmente qualche fiocco anche in pianura!!!!
Ecco l’incredibile dettaglio per le regioni centrali, neve alle porte di Roma !!!!
fig.7
Insomma, se le cose dovessero andare come indicato ora dal modello europeo, ma anche dagli altri modelli, sta per giungere una delle più intense “rodanate” o “articate”,fate voi, degli ultimi anni, con nevicate davvero notevoli per il periodo e tutto il Mediterraneo centrale tornerebbe in inverno !!!!
Ulteriori dettagli a quanto riportato sono esposti nei diversi video, in particolare, nell’ultimo, dove viene illustrata l’irruzione gelida in tutte le due dinamiche, si nota l’impegno, CLICCATE SULL’IMMAGINE PER VEDERE IL VIDEO E ISCRIVETEVI AL CANALE YOUTUBE DI METEOSCIENZA
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Ciao ciao