02-02-2020 - Salve a tutti, editoriale della Candelora che vede una giornata nel complesso abbastanza mite e senza particolari fenomenologie nelle regioni italiane. Stando al detto popolare, dovremmo essere fuori dall’inverno, che finora in effetti non c’è stato, ma ciò è vero solo in parte.
In effetti, ci attendono ancora un paio di giorni di clima mite e, tra domani e prima parte di dopodomani (martedì), a tratti primaverile.
Come accennato nei precedenti interventi però, proprio nella giornata di martedì un intenso impulso perturbato, alimentato da aria a contributo artico marittimo, scivolerà lungo l’Adriatico con annesso minimo al suolo.
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L’impulso sarà inserito all’interno di un’ampia ondulazione innescata da una risalita dell’anticiclone delle Azzorre in Atlantico, sempre in regime di VP strong.
fig.2
Tale ondulazione sarà comunque sufficiente a pilotare una massa d’aria molto fredda sui Balcani e, in parte, anche nelle nostre regioni, a iniziare dal pomeriggio di martedì, quando rovesci, temporali, qualche grandinata e neve a quote sempre più basse faranno sentire la loro presenza nelle regioni adriatiche e al sud.
fig.3
Con il passare delle ore, le precipitazioni diventeranno nevose a quote sempre più basse lungo il versante adriatico, dalle Marche alla Puglia, passando per le zone interne di Lazio, Campania e Basilicata. Quota neve a 200-300 m nella mattinata di mercoledì, quando, in giornata, si avrà anche una recrudescenza dei fenomeni per forti venti di Grecale e stau appenninico in Adriatico.
fig.4
L’ondata di freddo, per quanto inserita nell’ambito di un’ondulazione relativamente a corto raggio, nel senso che verrà rapidamente richiusa dalla rimonta del flusso zonale (il Vortice Polare è troppo forte e chiuso in questo periodo), non sarà molto breve nelle regioni Adriatiche e al sud e i suoi effetti si faranno sentire anche nelle regioni tirreniche, in termini di venti forti di Grecale e Tramontana, che potranno raggiungere punte di 100 km/h in alcuni settori.
La visione degli spaghetti per le città di Roma e Bari evidenzia la permanenza sottomedia delle temperature per alcuni giorni a 850 hPa (1500 m).
ROMA
BARI
In particolare, per la Puglia, la possibilità di vedere fiocchi di neve a quote prossime la livello del mare non è da escludere.
Il modello europeo, che finora ha mostrato notevole affidabilità quest’inverno, evidenzia la presenza di accumuli nevosi nella giornata di giovedì dalle Marche fino alla Sicilia, passando per le altre regioni del centrosud.
fig.7
Cosa succederà a seguire??
Ebbene, per la prima volta forse, i modelli nel lungo termine vedono un indebolimento del VP a scala emisferica,con intrusione delle onde anticicloniche verso l’Artico; evoluzione da seguire con attenzione perchè la seconda metà di Febbraio vedrebbe la fine del condizionamento stratosferico e il conseguente allentamento della forza del VP anche alle quote troposferiche, con strade aperte a evoluzioni del tutto nuove.
fig.8
Ciao ciao
Buonasera sig. Ilario, speriamo che da metà mese sto benedetto vp perda le sue velocità e ci possa dispensare qualcosa di buono prima della fine di febbraio.