02-01-2020 - Salve a tutti, editoriale della sera per commentare le tendenze nel lungo termine, molto rapidamente, con un passaggio in merito a quanto sta accadendo in stratosfera.
Abbiamo detto che, almeno fino a dopo l’Epifania, la situazione attuale resterà abbastanza statica, con lo stazionamento di nuclei di bassa pressione nel Mediterraneo centrale e la costante possibilità di occasioni di maltempo e nevicate sui rilievi in genere, a quote basse al nord.
Tale assetto tenderà a permanere, stante il costante disturbo presente nel VP alle quote troposferiche, e dovrebbe condurre a una peculiare distribuzione dei centri di massa nel lungo termine.
fig.1
Tale assetto non risulta particolarmente favorevole ad avere saccature ampie e prolungate nel nostro paese e porterà alla genesi di un periodo con meno precipitazioni avvicinandosi alla metà del mese, senza aver prima regalato ancora copiose nevicate n molte aree del nord e localmente del centro.
fig.2
Oltre a buona parte del Pimonte e della Lombardia presa bene anche tutta l’Emilia in questa carta.
Ma nel frattempo parte l’azione stratosferica, attualmente portata avanti da una sola onda, quella aleutinica.
fig.3
Tuttavia, tale azione appare talmente potente da riuscire a condurre il valore del NAM sotto la soglia per l’innesco di un ESE warm di -3 e a farlo perdurare al di sotto di tale valore a lungo.
fig.4
Nel lungo poi, la dinamica sembra proseguire praticamente con scarsa collazione dell’onda azzorriana, ma sempre molto incisiva, al punto di portare il VPS a un bilobazione molto asimmetrica dopo metà mese, secondo il modello americano.
fig.5
Se andiamo ad analizzare l’andamento dei geopotenziali e delle temperature alle quote troposferiche, vediamo qualche analogia nella distribuzione dei centri di massa ma anche del freddo, c0n il grande serbatoio siberiano imponente nella sua estensione, oblungo e direzionato verso l’Europa.
fig.6
Allo stato attuale quindi, ci sono alcune indicazioni che indicano una possibile tendenza all’arrivo di masse d’aria gelide nel continente europeo dai quadranti orientali, ma ancora non è emersa alcuna emissione n cui un’irruzione gelida viene vista chiaramente giungere alle nostre latitudini ma anche e soprattutto longitudini.
Resta poi da da definire quale ripercussioni avrà il superamento della soglia NAM in stratosfera, in linea teorica in grado di condizionare le vicende del Vortice Polare e del nostro inverno praticamente fino alla fine.
Ciao ciao