09-11-2015 - Salve a tutti, un rapido saluto serale per formulare alcune considerazioni in merito a quanto sta accadendo nel bacino del Mediterraneo e, più in generale, a scala emisferica.
Sempre più potente l’enorme rimonta altopressoria, guidata dal rafforzamento del Vortice Polare, che assume proporzioni davvero ragguardevoli, raramente registrate in questo periodo nelle regioni europee; la grande campana anticiclonica preleva aria calda dalle regioni oceaniche antistanti le coste marocchine, per guidarla su tutta l’Europa centromeridionale (fig.1).
fig.1
La figura 1 illustra bene la vastità del dominio anticiclonico, quella dinamica la direzione di moto (fig.2).
fig.2
Come più volte ripetuto, si tratta di una configurazione capace di mantenere la propria posizione per molti giorni, almeno una decina stando alle attuali proiezioni. Ma la forza dell’anticiclone è direttamente correlata a quella del Vortice Polare, ora la massimo della sua fase di compattamento (fig.3).
fig.3
Fintanto che la struttura del VPT-VPS a scala emisferica possiede una tale forza le rimonte altopressorie continueranno a riproporsi in serie nel bacino del Mediterraneo; il punto cruciale di queste ultime stagioni è proprio questo, la costante potenza del VP nei diversi contesti teleconnettivi che si succedono nelle diverse annate (NINO, NINA, QBO-, QBO+ ecc). Nonostante le condizioni di partenza siano diverse, la chiusura del VP a inizio del semestre freddo resta una costante.
Sarà così tutto l’inverno, si chiederanno molti ??
Assolutamente NO. Non ci sono le condizioni per farlo e non è possibile dirlo ora. Delle possibili vie d’uscita a tale stallo barico ne abbiamo parlato ampiamente nei precedenti editoriali; è probabile infatti un’avvezione fredda di origine continentale entro la fine del mese, ma il VP dovrà cedere qualcosa. A riguardo, anche l’ultima emissione del modello europeo indica una maggior penetrazione del getto polare verso latitudini più meridionali, ma resta ancora il tutto in un contesto di VPT compatto (fig.4).
fig.4
La carta delle anomalie pressorie nelle regioni polari evidenzia la fase attuale, con i geopotenziali che scendono su tutta la colonna barica (fig.5).
fig5
Il valore del NAM riprende a salire, siamo intorno all’unità (fig.6)
Ancora è presto per chiudere i giochi quindi, c’è tempo per recuperare, ma a scala emisferica è necessaria un’inversione di tendenza. Da considerare inoltre che, anche in annate con VP chiuso possono scaturire episodi di notevole rilevanza, come il Febbraio 2012, venuto fuori in un semestre freddo assolutamente privo di eventi particolari, ma questa è un’altra storia. Di conseguenza, aspettiamo fiduciosi i prossimi aggiornamenti e, nel frattempo, ci sarà modo addirittura di andare al mare per più di qualche cittadino del centrosud e non solo.
Ciao ciao