26-12-2015 - Salve a tutti, dopo aver spaziato nell’analisi modelli nel primo editoriale, focalizziamo l’attenzione in merito a quanto potrebbe accadere nel periodo intorno Capodanno nelle nostre regioni.
Abbiamo visto come, proprio la notte di Capodanno, una massiccia colata gelida si farà strada lungo tutto il bassopiano russo, diretta verso il Mar Nero e la Grecia.Vediamo meglio come e se tale dinamica possa interessare le regioni italiane. Per farlo, analizziamo due pannelli delle emisferiche meteocièl del modello europeo.
Il primo pannello evidenzia l’ampiezza del nucleo gelido in discesa dall’Artico (fig.1).
fig.1
Come si vede, la struttura della colata è complessa, con due distinti nuclei che si susseguono e breve distanza temporale sulla stessa traiettoria. La presenza del secondo nucleo è importante, in quanto, a differenza del primo, diretto verso la Turchia, il secondo è previsto procedere molto più verso ovest e molto più a nord, fornendo alla colata una frenata considerevole al suo possibile avanzamento verso la penisola italiana (fig.2).
fig.2
Proprio il secondo nucleo gelido è responsabile del taglio della radice del blocco e dell’isolamento della cellula altopressoria in Scandinavia.
In questo modo, il grosso della colata gelida, dopo aver puntato verso sud, sfiorandole coste adriatiche, potrebbe subire un moto retrogrado verso nordovest dopo Capodanno, passando però oltralpe e, sostanzialmente, aggirandoci da varie strade ma senza colpirci in pieno (fig.3)
fig.3
Quali le conseguenze concrete per le nostre regioni??
Al momento, nel complesso gli unici fenomeni presenti tra le notte di Capodanno e il giorno 1 dovrebbero consistere in brevi rovesci nevosi a quote molto basse (200-300 m) tra Abruzzo, Molise e Puglia, accompagnati da un generale abbassamento delle temperature su tutta Italia, bel tempo nel resto d’Italia (fig.4).
fig.4
Ma c’è un incognita!!!!
Ovvero, la massiccia discesa fredda potrebbe interagire, seppur debolmente, con deboli infiltrazioni umide Atlantiche proprio il giorno di Capodanno, con la genesi di eventuali minimi depressionari al suolo nel Tirreno e relative precipitazioni nelle regioni centrali (fig.5).
fig.5
Quella esposta è la visione del modello americano per la sera di Capodanno, con nevicate a quote basse nell’Appennino centromeridionale. Si tratta di ipotesi praticamente impossibili da definire con esattezza al momento, ma occorreconsiderare comunque che il passaggio di una massa d’aria così vasta e fredda nelle vicinanze di un mare caldo come il Mediterraneo è probabile che possa generare eventuali evoluzioni depresionarie non ben decifrabili al momento. Anche su questo aggiorneremo in merito.
Al momento comunque, Capodanno dovrebbe trascorrere, specialemente la notte del 31, con tempo buono ma più freddo di giorno sulla maggior parte della penisola, ad eccezione del medio basso Adriatico, dove potrebbero esserci brevi nevicate.
Ciao ciao