15-01-2017 - Salve a tutti; nuovo aggiornamento serale, per verificare le sorti e le dinamiche di un inverno sempre più dinamico che,seppur con qualche pausa, sembra voglia restare tale anche in futuro….
Vortice ciclonico nel Tirreno che continua a creare nuclei perturbati nelle regioni meridionali e in Adriatico, secondo un copione che si sta ripetendo molte volte quest’anno (fig.1).
fig.1
Come già descritto nell’editoriale del mattino, la collocazione del minimo non varierà di molto nelle prossime 72 h e, per almeno altre 48 h, tale depressione continuer a essere alimentata da un cospicuo afflusso artico, visibile in fig.1 sulla Francia.
In particolare, nella giornata di domani, lunedì, la nuova ondata di freddo di origine artica raggiungerà l’acme, con un intenso nocciolo freddo in quota che giungerà ad alimentare il minimo al suolo nel basso Tirreno (fig.2).
fig.2
Sarà proprio in tale frangente che le nevicate, anche piuttosto continue, potranno raggiungere la costa su Romagna e Marche, fino alla mattinata di martedì, sebbene gli accumuli maggiori ci saranno a partire dall’ascolano, tutto l’Abruzzo e il Molise (fig.3).
fig.3
Della fase di maltempo nelle regioni centrali Adriatiche se ne è parlato nell‘editoriale del mattino; in questa sede si può confermare che per le aree collinari e montuose dei versanti esposti di Marche meridionali, Abruzzo e Molise, nei prossimi giorni si andrà incontro a probabili criticità generate dalle intense e continue nevicate, che generalmente non raggiungeranno la costa se non in maniera occasionale.
Quanto finora descritto dovrebbe durare fino a metà della settimana entrante. Nel prosieguo della previsione si aprono nuovi scenari che potrebbero portare le precipitazioni al nord Italia, in particolare al nordovest, a causa dell’aggancio della struttura depressionaria da parte del flusso atlantico, con deriva del minimo stazionario ora nel Tirreno verso ovest (fig.4).
fig.4
Sebbene con temperature più elevate rispetto alle attuali, i settori occidentali delle Alpi potrebbero essere soggetti a nevicate anche piuttosto intense in tale frangente; tale previsione andrà confermata, insieme alla possibilità che altro maltempo colpisca le regioni meridionali il prossimo week-end.
Come potrebbe proseguire quindi l’attuale stagione invernale??
Giungono alcuni segnali abbastanza definiti per quanto potrebbe accadere alla fine del mese di Gennaio, con prospettive per il mese di Febbraio. Il Vortice Polare sembra essere soggetto a una fase di ricompattamento nella terza decade del mese nei settori troposferici (fig.5).
fig.5
Tale ricompattamento dovrebbe avere però breve durata, seguito da una probabile ripartenza della spinta delle onde troposferiche, sulla base di quanto previsto nei settori stratosferici da più emissioni dal modello americano, che alla quota geopotenziale di 10 hPa (30 km) continua a vedere continui warming, ripetuti, anche alquanto destrutturanti per il VPS stesso (fig.6).
fig.6
Al momento le dinamiche intraviste dal modello americano sono di tipo displacement, molto lontane, ma è davvero indicativo che il VPS evidenzi un simile comportamento, congruente con un vitalità troposferica che ha assorbito perfettamente il tentativo di chiusura nel periodo natalizio, con sfondamento della soglia NAM quanto mai poco fruttuoso ai piani inferiori.
fig.7
Insomma, ci sono le premesse perchè anche il mese di Febbraio prosegua sulla strada della dinamicità invernale e del freddo e, anzi, potrebbe presentare anche una maggiore incisività delle waves troposferiche verso l’Artico, con eventi anche di maggior rilievo e maggior coinvolgimento di tutte le regioni italiane nei fenomeni precipitativi e nelle nevicate, proprio in virtù di una stratosfera molto più debole rispetto a quanto visto finora possibile.
Ciao ciao