01-01-2020 – Salve a tutti, primo editoriale dell’anno, che tutti speriamo sia nevoso ma soprattutto privo delle problematiche che hanno caratterizzato il precedente.
Ennesimo peggioramento in atto nelle regioni italiane, inserito nell’ambito dell’ampia saccatura che ormai coinvolge da giorni le regioni europee.
Come si vede dalla splendida ricostruzione satellitare, gli impulsi perturbati affluiscono dalla Francia, lungo il ramo discendente della saccatura alimentata da aria polare marittima e si presentano da ovest sud ovest nelle nostre regioni, tramite correnti meridionali al suolo non particolarmente calde comunque.
fig.1
La nuova perturbazione in arrivo è piuttosto estesa e intensa, correlata a un centro depressionario un approfondimento tra golfo ligure e mari a ovest della Sardegna.
fig.2
La perturbazione avanzerà molto lentamente verso est e, pertanto i fenomeni saranno alquanto persistenti, interessando inizialmente tutte le regioni tirreniche e il nord.
fgi.3
Le piogge saranno diffuse oggi al nord ovest e Tirreno centro settentrionale, in intensificazione nel corso della giornata.
Le nevicate riguarderanno le arre pianeggianti dell’alessandrino, pavese, piacentino e risaliranno verso le pianure lombarde, probabile neve a Milano nel pomeriggio.
fgi.4
A seguire, dalla nottata, il tempo peggiorerà nettamente anche al centro e la meridione tirrenico, al resto del nord, con nevicate intense sui rilievi del nord est intorno 400-500 m, con quota neve in risalita sui rilievi esterni, affacciati alla pianura. Rovesci diffusi e localmente intensi riguarderanno il Lazio e Campania settentrionale, con quota neve intorno 900-1000 m.
fig.5
La neve cadrà invece anche copiosa nel Piemonte meridionale e lungo il crinale ligure piemontese, con probabile coinvolgimento della città di Torino, mentre a Milano le nevicate saranno cessate.
fig.6
Il tempo non migliorerà nemmeno nel periodo successivo,, dove anzi il freddo avanzerà verso est, coinvolgendo le regioni centrali con nevicate a quote più basse e tra il 3 e il 5 Gennaio altre piogge e latra neve sui rilievi, anche a quote basse cadrà su Alpi e Appennini, approfondiremo nel prossimo editoriale.
fig.7
Come nota di chiusura del nuovo anno, ecco il diagramma spazio-temporale del NAM, da cui si evince come sia ormai molto probabile un evento di ESE warm nei prossimi giorni, ovvero uno stato di “debolezza” e frammentazione del VP in stratosfera (10 hPa), tale per cui le ripercussioni nella restante parte dell’inverno potrebbero essere durature (valore del NAM <-3 a 10 hPa), in termini di dinamicità atmosferica e arrivo di eventi a carattere freddo e nevoso nel Mediterraneo.
fig.8
I modelli ancora non vedono tale dinamica alle quote troposferiche ma è probabile che nei prossimi giorni le cose cambieranno, una volta superata francamente la soglia NAM in negativo.
Ciao ciao