04-01-2020 - Salve a tutti, un breve editoriale di saluto e aggiornamento per la peculiare evoluzione in atto.
Un’altra forte perturbazione si sta organizzando a ovest dell’Italia; la circolazione depressionaria presente nel Mediterraneo centrale rinnova continuamente le condizioni per la formazione e intensificazione dei corpi nuvolosi che giungono dalla Francia, l’animazione satellitare è evidente in merito.
fig.1
L’ultima immagine del satellite evidenzia bene la presenza della nuova perturbazione ormai strutturata sulla Sardegna, in procinto di muovere verso le regioni tirreniche.
fig.2
Questa nuova perturbazione sarà intensa è si muoverà in un contesto più freddo della precedente e, pertanto, le nevicate potranno risultare a quote inferiori.
Ecco le precipitazioni previste fino alle 13:00 do domani, estese e localmente intense.
fig.3
Ed ecco le nevicate previste in step di 6 h al mattino……
fig,4
E al pomeriggio………
fig.5
Per chi conosce l’orografia dell’Appennino appare evidente come le precipitazioni nevose possano arrivare facilmente a quote collinari e possano risultare anche abbondanti tra Lazio meridionale e Abruzzo.
Insomma, davvero un inverno di altri tempi, per chi non lo avesse ancora compreso (altri tempi nel gergo degli appassionati non vuol dire ondate di gelo epocali ma piuttosto dinamicità e possibilità per nevicate frequenti sui rilievi.
A seguire, il modello europeo riassorbe in parte l’emissione che prevedeva l’arrivo di nevicate a quote pianeggianti in Adriatico ma riempe di neve l’Emilia Romagna e parte della restante pianura Padana.
fig.6
Insomma, fase meteorologica tutta da vivere, sebbene per il lungo termine ancora non è assolutamente chiaro quali saranno gli sviluppi degli assetti del VP e come assorbirà l’evento di ESE warm ormai acclarato da oggi, sebbene senza la presenza di una dinamica da split nella stratosfera.
fig.7
Ciao ciao