25-03-2020 - Salve a tutti, editoriale del mattino in una fase quanto mai convulsa dal punto di vista meteorologico. La popolazione italiana, costretta a stare in casa per motivi sanitari, partecipa con molta passione alle vicende meteo, unico modo, per molti, di distrarsi dalle problematiche quotidiane che diventano ogni giorno più difficili da tollerare.
Sono giunte numerosissime segnalazioni dalle diverse regioni italiane (non tutte), inerenti a stupende nevicate a bassa quota; ha nevicato praticamente fino alla costa dalle Marche fino alla Puglia, passando da Abruzzo e Molise, ma anche in Umbria, con la città di Perugia stupendamente imbiancata. Ha iniziato a nevicare anche a Cosenza e fiocchi sono segnalati anche e Bologna.
Il maltempo allarga il suo raggio di azione e, nelle prossime ore, lo farà ancora di più, con un’acuta fase di maltempo che interesserà le regioni meridionali e altre nevicate a quote pianeggianti che interesseranno il centronord.
Andiamo nel dettaglio quindi; come già premesso nel’editoriale di stanotte (aggiornamenti in continuo), al momento ci sono due strutture perturbate nel Mediterraneo centrale. La prima è rappresentata dal nucleo gelido artico, ora parzialmente indebolito, ma sempre capace di interagire con aria caldo umida di estrazione subtropicale presente nel Mediterraneo. La seconda è, appunto, un’intensa depressione mediterranea, ora centrata lungo le coste algero-tunisine ma in rapida risalita verso le regioni centro meridionali.
fig.1
L’animazione satellitare è molto chiara in merito; le due masse nuvolose si “rincorrono”, ruotando nel complesso in senso antiorario, con perno proprio nelle nostre regioni centrali, ma andando inevitabilmente a “scontrarsi” nelle prossime ore.
Del resto, il concetto di fronte perturbato nasce proprio da questo, dallo scontro tra masse d’aria a differente estrazione termo igrometrica (temperatura e umidità).
Il dettaglio dell’animazione per le regioni italiane evidenzia molto bene la risalita del fronte perturbato africano e l’afflusso freddo ancora presente al centronord, in Adriatico, che ha ormai raggiunto anche alcune regioni del nord come l’Emilia e la Liguria, come annunciato ieri.
fig.2
L’ultima immagine dal satellite può essere schematizzata come segue quindi. Nevicate anche quote pianeggianti al di sopra della linea gialla rappresentante la risalita del fronte caldo africano Maltempo in intensificazione a sud, ma con nevicate che ancora interessano i settori interni della Calabria ad esempio (neve a Cosenza), proprio a causa di una certa inerzia dell’aria fredda a salire di quota, risultando più pesante.
fig.3
L’ultimo aspetto descritto (permanenza dell’aria fredda nei bassi strati) rivestirà un’importanza fondamentale per la genesi di nevicate al centro nord nelle prossime 24-36 h a partire dal primo pomeriggio.
Nella sua risalita verso nord infatti, il fronte caldo scivolerà sopra un cuscinetto freddo artico ben sedimentato nelle regioni italiane nelle ultime 36 h e porrà le basi per nevicate a quote molto basse o anche pianura in molte regioni del centronord.
Ecco uno schema di massima previsto per la tarda serata di oggi, con le nevicate che, soprattutto nei settori interni appenninici (conche e vallate interne), potranno davvero raggiungere settori pianeggianti a partire dalla Lazio verso nord (anche tirreniche quindi), comprendendo quindi oltre al Lazio, Abruzzo, Molise, ancora Marche, Umbria e Toscana.
fig.4
Tutti si chiedono cosa accadrà nella capitale che, per la particolare esposizione alle correnti più miti provenienti dal Tirreno (non è una conca interna chiusa), NON dovrebbe beneficiare di precipitazioni nevose, sebbene nei momenti iniziali della precipitazione forse qualche fiocco sarebbe possibile.
Ma il fronte perturbato africano, interagendo sempre di più con l’aria fredda artica in discesa fino alle coste algerine, nella mattinata di domani, giovedì, potrebbe regalare altre sorprese nevose anche più a nord, apportando nevicate in pianura anche in Emilia, parte della Liguria e tutto il Piemonte meridionale.
fig.5
Insomma, ci attendono ancora 24.36 h di passione dal punto di vista meteorologico, non solo per la neve, ma anche per la pioggia e il maltempo. L’intenso fonte perturbato africano infatti, nel suo moto verso nord est, approfondirà sempre più il minimo al suolo, beneficiando dell’apporto freddo artico più a ovest; tale aspetto sarà foriero di violente precipitazioni nell’area ionica, in particolare tutta la Calabria, con rischio fenomeni alluvionali a scala locale, considerando anche lo scioglimento della neve che sta cadendo in queste ore.
fig.6
Davvero preoccupante la previsione del modello europeo in merito; dal tardo pomeriggio di oggi previsti accumuli >300 mm/24 h lungo i rilievi calabresi (Sila, Serre e Aspromonte), occorrerà monitorare attentamente l’evoluzione da parte degli organi competenti.
Per quanto riguarda il centronord, tutti pronti al nowcasting e buona nevicata.
Ciao ciao