14-03-2015 - Salve a tutti; siamo in piena transizione tra la stagione invernale e quella primaverile e alcuni aspetti emergono palesi, con forte instabilità in arrivo in molte regioni italiane nei prossimi giorni. Allo stesso tempo, altre caratteristiche che hanno contraddistinto la stagione trascorsa, come la forte tenuta del Vortice Polare, sembra vogliano tenerci compagnia ancora per molti giorni.
Iniziamo comunque con un rapido aggiornamento della evoluzione in corso, descritta nel dettaglio nell’editoriale del mattino. Forte peggioramento in arrivo al nordovest nelle prossime ore; finora le piogge sono state sparse e poco organizzate, ma diverranno più intense ed estese in nottata, come evidenzia l’immagine dal satellite, con un intenso sistema perturbato in risalita verso il mar Ligure (fig.1).
fig.1
Gli ultimi aggiornamenti del LAMMA evidenziano come, in questa fase, il maltempo colpirà soprattutto le regioni più occidentali, spostandosi poi, attenuato, anche nelle altre regioni a inizio della prossima settimana (fig.2).
fig.2
Tutto il maltempo in arrivo nei prossimi giorni risulterà legato, come descritto nel citato editoriale, alla presenza di una goccia fredda stazionante nel Mediterraneo occidentale; ma cosa succederà dopo?? quali saranno le mosse del Vortice Polare, al momento ben raccolto a latitudini più settentrionali??.
A tal riguardo, alla fine della seconda decade, con l’avvento della primavera astronomica, appare possibile l’arrivo di una nuova ondulazione del flusso atlantico, legata a una ripresa dell’attività congiunta delle onde troposferiche (aleutinica e azzorriana, fig.3).
fig.3
Tale spinta potrebbe condurre a un peggioramento generalizzato su tutte le nostre regioni nel periodo dell’equinozio che, nell’emissione del modello europeo sembrerebbe anche abbastanza consistente (fig.4).
fig.4
Spingendosi oltre temporalmente però, il Vortice Polare non sembra debba cedere sotto i colpi delle waves troposferiche e sembra possibile un nuovo rinforzo nella terza decade, con evidente ricompattamento (fig.5).
fig.5
Una simile evoluzione ben si accorda comunque con lo sforamento della soglia NAM avvenuto alla fine di Febbraio, che prevede un rafforzamento del VPT a seguire almeno per 30-40 giorni, quelli che stiamo vivendo appunto (il peggioramento attuale è sempre in un contesto di VPT strong).
Fino a quando dovrebbe durare tale tendenza?? Il finale dell’emissione del modello americano vede ancora un VPT abbastanza refrattario ad attacchi in sede troposferica fino al termine del mese (fig.6).
fig.6
Ai piani alti però, in stratosfera, ci sono segnali di una ritrovata dinamicità, ben evidenziati da un intenso riscaldamento (warming) previsto oggi dal modello americano alla quota gopotenziale di 10 hPa a partire da inizio terza decade (fig.7).
fig.7
Tale riscaldamento sembra poter essere risolutivo, alla luce della stagione avanzata e, con il termine della notte polare, può a ben diritto rappresentare l’arrivo del final warming, ovvero il riscaldamento stratosferico che introduce le regioni polari al semestre caldo e luminoso (fig.8).
fig.8
Se tale previsione venisse confermata, le possibilità di vivere un Aprile piuttosto instabile e/o perturbato, dopo un mese di Marzo nel complesso caratterizzato da una prolungata fase di AO++, ci sarebbero tutte, verificheremo nei prossimi giorni. Nel frattempo attenzione alle precipitazioni nelle regioni del nordovest.
Ciao ciao