24-12-2014 - Salve a tutti; svolta gelida nei modelli a partire dalle emissioni di ieri pomeriggio; infatti, la saccatura a matrice Artico marittima, che sembrava destinata ad esaurire il suo compito prima di Capodanno, ha evidenziato un deciso est-shift (traslazione verso est dell’asse), risultando continuamente alimentata, fino a Capodanno, secondo tutti i modelli odierni, da aria gelida a tutte le quote proveniente da un settore compreso tra il nord della Russia e la Scandinavia orientale……….
Ma cosa è successo rispetto alle emissioni di ieri?? In realtà non molto, l’impianto generale a scala emisferica è quello postato fino alla noia in numerosi editoriali emessi in questa sede, con l’attività congiunta delle due onde troposferiche (azzorriana e aleutinica) che deformano il VPT, facendo giungere una colata gelida dalle località menzionate. La fig.1 vi risulterà familiare (ultima emissione modello americano) perchè rappresenta l’impianto generale previsto e nominato molte volte per il periodo di fine anno.
fig.1
Il blocco azzorriano, negli ultimi aggiornamenti, funziona a dovere (proposto per la prima volta dal modello europeo e inglese ieri sera, ved. flash page). Può partire quindi una massiccia colata gelida artico-continentale, ben diversa da quella effimera di Santo Stefano, termiche e geopotenziali pazzeschi (-45° C a 500 hPa nel centro Europa e -12° C a 850 hPa in Adriatico martedì!!!!!!) a partire da lunedì, ecco le carte per martedì mattina (fig.2,3).
Molta importanza, nella evoluzione descritta, riveste la collocazione dell’asse della colata Artica; lo spostamento verso est (est-shift) di tale asse, negli ultimi aggiornamenti (200-300 km), ha radicalmente mutato la previsione, diminuendo di molto le precipitazioni al nordovest, nonostante la previsione stessa sia ormai entro le 96 h (fig.4,5).
Si fa presente comunque, come l’impianto generale a scala emisferica (fig.1) in cui in questa sede si è molto insistito nella sua definizione, sia rimasto sostanzialmente inalterato e, anzi, a sole 96 h dall’evento abbia ripreso le sembianze evidenziate a metà mese, quando tale previsione era stata formulata tra lo scetticismo generale.
Quale potrà essere l’evoluzione dei modelli?? l’asse della colata potrà ancora cambiare nei dettagli, abbiamo visto con che facilità ciò può succedere. Tuttavia, la notevole concordanza tra TUTTI i modelli di previsione, la costanza con cui gli ultimi run stanno confermando le dinamiche esposte e la vicinanza dell’evento (range 96-144h), lasciano supporre che, con gli opportuni aggiustamenti, ci attenda un periodo da freddo a molto freddo fino alla fine dell’anno, con nevicate che vedono ora favoriti il nordest e quasi tutto l’appennino centromeridionale, anche a quote molto basse, verificheremo quanto. Il potenziale di tale evoluzione è enorme, ma i dettagli possono ancora cambiare molto.
Davvero sorprendente l’evoluzione prospettata poi nel lungo termine dal modello americano, il nocciolo gelido generato dalla colata si distaccherebbe, depositando un lago freddo a tutte le quote alle porte dell’Italia a fine anno. Il ponte prospettato non può, a rigore, definirsi di Woeikoff, a parere dello scrivente, perchè alimentazione continentale viene chiusa dalla cellula dinamica russa, lasciando appunto un’isola fredda, non più alimentata, proprio sull’Europa centromeridionale (fig.6)
fig.6
Infine, con una punta di soddisfazione, per il periodo prima dell’Epifania compare ancora l’evoluzione con blocco scandinavo e interazione Atlantico-continentale, proposta in questa sede come trend dominante per Gennaio- Febbraio (fig.7).
fig.7
Si riporta ancora il confronto con la carta elaborata nell’editoriale citato (datato 13 Dicembre), dove le somiglianze iniziano ad essere più marcate, sebbene le figure non siano proprio identiche (fig.8).
Al prossimo aggiornamento serale.
Ciao ciao