02-06-2017 – Salve a tutti, primo aggiornamento della stagione estiva, che comunque non si è fatta attendere nelle regioni italiane, specialmente al nord.
Un primo, leggero break alla staticità meteorologica, è comunque giunto nella penisola, con temporali sparsi sui rilievi alpini e in Appennino centrale, grazie a passaggio di un blando nucleo depressionario in quota, ben visibile dalla circolazione delle nubi nelle regioni più orientali (fig.1)
Cosa succederà nei prossimi giorni??
Come annunciato nei precedenti editoriali, un impulso perturbato atlantico giungerà nelle regioni settentrionali a inizio della prossima settimana, in seno a un’ondulazione del getto polare in transito nelle regioni europee (fig.2).
fig.2
Gli ultimi aggiornamenti, in tal senso, hanno ridimensionato l’incisività del peggioramento, con l’affondo che viene spinto verso est da un’espansione dell’anticiclone delle Azzorre (ora c’è) verso la penisola iberica.
I ogni caso, le temperature diminuiranno comunque di qualche grado su tutte le regioni, ma in particolare al nord, ma non in maniera duratura.
Come mai questa difficoltà da parte del flusso occidentale atlantico ad affermarsi ed entrare francamente nell’area mediterranea in questo periodo e più in generale, nelle ultime stagioni??
L’immagine successiva chiarisce almeno in parte le motivazioni (fig.3).
fig.3
Come spesso sta succedendo, le saccature atlantiche, nella loro evoluzione, anzichè presentare il cavo d’onda nel settore europeo, affondano frequentemente in pieno oceano, spingendo promontori altopressori a contributo africano nel Mediterraneo centrale.
Per capire la differenza con le precedenti decadi, a titolo esemplificativo-didattico, ecco una carta di repertorio, riferita alla prima decade di Giugno del 1974 (fig.4).
fig.4
La differenza con la situazione attuale è abbastanza evidente, i colori “verdi”, ovvero il nucleo (estivo) del VP, sono spostati verso l’Europa, mentre l’anticiclone spinge verso nord i Atlantico e un’appendice del’anticiclone delle Azzorre devia anche verso il Mediterraneo. In tale contesto, la corrente a getto è costretta a “viaggiare” molto più in basso di latitudine nel comparto europeo e Mediterraneo, apportando fresco o al massimo caldo moderato nelle nostre regioni.
Negli ultimi anni, forse decenni, tali configurazioni sono diventate molto rare a inizio estate, quando frequentemente si hanno veri e proprie ondate di caldo premature.
Come andrà la stagione in corso??
Difficile da definire nel complesso, ne riparleremo, ma la tendenza, almeno intermittente, al ritorno di ondulazioni atlantiche in fase per le nostre regioni, con instabilità e fresco, sembra possibile (fig.5).
fig.5
Verificheremo il tutto, nel frattempo non perdete i prossimi aggiornamenti………….
Ciao ciao