04-05-2015 - Salve a tutti; secondo aggiornamento, di carattere generale, alla luce delle nuove emissioni dei modelli, soprattutto di quello americano. Data per assodata la fase calda ormai in atto, prende sempre più corpo l’ipotesi di un radicale cambio di circolazione a partire dal prossimo week-end, con l’arrivo di una fase fresca e instabile, a tratti anche perturbata. Intanto, ecco l’ultima istantanea dal satellite, con estese velature che interessano le regioni più occidentali, sintomo dell’intenso scorrimento di aria calda in quota (fig.1)
fig.1
Le temperature sono già aumentate molto, fino a 33° C in Sardegna, con notevoli differenze però tra i diversi settori dell’isola;la fig.2 riportata di seguito evidenzia l’influenza delle correnti al suolo nei valori delle temperature, le correnti di scirocco hanno infatti abbassato le temperature nel lato sopravvento (20° C) e innalzato quelle nel lato sopravvento (30° C).
fig.2
Ma nel presente editoriale occorre porre l’accento su quanto accadrà dopo la fine dell’ondata di caldo; nella fig.1 è stato evidenziato, come in molti editoriali, come il tracciato della corrente a getto (jet stream) divida i settori interessati da avvezioni fredde e calde. A tal riguardo, entro il fine settimana il quadro termobarico nella penisola italiana potrebbe cambiare, con l’arrivo di una saccatura artica generata dalla spinta anticiclonica azzorriana i Atlantico, esattamente l’opposto rispetto a quanto sta accadendo ora (fig.3).
fig.3
Per comprendere le dinamiche evolutive previste, tramite una chiave di lettura univoca, ecco la collocazione del getto polare nel Mediterraneo prevista per domani, in piena ondata di caldo (fig.4)
fig.4
Ed ecco quella prevista per domenica sera, in piena colata artica (se c0nfermata, fig.5)
Condizioni diametralmente opposte quindi tra le due figure, con un’evoluzione prevista capace di generare sbalzi termici anche di 20° C in quota e di 10-15° C al suolo in pochi giorni (fig.6,7).
Le ultime due emissioni del modello americano indicano chiaramente tale tendenza, che potrebbe proseguire anche nella seconda decade del mese, con saccature e gocce fredde in successione nel Mediterraneo (fig.8).
fig.8
Ultima emissione, appena uscita, che conferma quindi quanto detto estendendo l’instabilità oltre la metà del mese, fino alle porte della terza decade (fig.9).
fig.9
Il tutto molto simile all’emissione precedente (fig.10)
fig.10
Nelle fig.8, 9 e 10 è stato evidenziato, come sempre, il percorso del getto polare, costretto a deviare verso sud dalla figura di blocco in Atlantico; ecco il dettaglio per metà mese, che evidenzia come il fronte polare in quota sia molto basso di latitudine nella previsione del modello americano (fig.11).
fig.11
Insomma, se il quadro evolutivo mostrato a partire dal prossimo week-end dovesse essere confermato, il mese in corso evidenzierebbe una completa inversione di tendenza dal punto di vista meteorologico rispetto al periodo attuale, con frequenti puntate fredde (fresche) da nord o da nordovest e marcata instabilità nelle nostre regioni. Valuteremo le prossime emissioni.
Ciao ciao