31-07-2017 - Salve a tutti; eccoci di nuovo insieme per un aggiornamento della peculiare evoluzione in atto nel Mediterraneo, dove è appena iniziata un’ondata di caldo la cui intensità e ampiezza sembrano voler mantenere tutte le premesse annunciate nei giorni scorsi. Allo stesso tempo, nel presente editoriale, si cercherà, com’è consuetudine del sito, una via di fuga dal caldo e una svolta alla persistenza dell’anticiclone africano nelle nostre regioni.
Iniziamo dalla splendida immagine dal satellite, dove l’avvento della grande “muraglia” anticiclonica ad alimentazione africana si è ormai concretizzato e la contrapposizione tra la depressione atlantica a ovest e il mare caldo a est è evidente (fig.1).
fig.1
Già nella giornata odierna il caldo si è fatto sentire, proprio dove lo si attendeva maggiormente, con i quasi 40° C di Firenze e i 37° C di Roma.
Ma questo potrebbe essere solo l’inizio!!!
Per tutta la settimana entrante infatti, lungo la direttrice indicata dalla freccia rossa in fig.1, continueranno ad affluire masse d’aria molto calda dall’entroterra sahariano, portando i valori massimi giornalieri sopra i 40° C in molte regioni italiane, alcune davvero poco abituate a un simile trend climatico.
Ecco la previsione di massima de valori possibili nella giornata di mercoledì, quando alla quota di 850 hPa (1600 m) una “lingua calda”, con valori tra 24 C e 26 C si attesterà su buona parte della penisola, con particolare intensità però nelle regioni centrali, che sembrano essere la momento le destinatarie pricipali dell’ondata d caldo (fig.2).
fig.2
Si tratta di valori indicativi, picchi superiori locali saranno possibili, così come nelle località non lontane dal mare, come Roma, le punte del caldo potrebbero essere più o meno intense a seconda della ventilazione al suolo (dal mare dall’interno).
Le potenzialità per il superamento dei 40° C in città come Roma e Firenze ci sono tutte però.
L’evoluzione in atto rischia di durare per tuttala settimana in corso, ad eccezione dei rilievi alpini, ma si intravede una rottura allo stallo africano alla fine della prima decade. Una saccatura atlantica sembra chiaramente avere la possibilità di fare breccia nel Mediterraneo, soprattutto il centronord il giorno 8 Agosto e iniziare da ovest (fig.3).
fig.3
L’affondo atlantico potrebbe generare temporali anche violenti su nord e parte del centro, in virtù del brutale contrasto termico previsto (fig.4).
Previsione ancora lontana ma che sembra definire un deciso cambio di configurazione almeno al nord alla fine della prima decade (fig.5).
fig.5
Da non perdere i successivi aggiornamenti.
Ciao ciao