22-01-2015 - Salve a tutti; è arrivata la neve al nordovest, distribuita non in maniera omogenea, ma le previsioni nel complesso sono state pienamente rispettate. Ha nevicato con accumulo a Cuneo (fig.1), nell’alessandrino a quote molto basse (intorno 200 m), compreso il capoluogo, a Torino senza accumulo (la neve si è fermata alla periferia della città) e, come specificato nell’editoriale del mattino di ieri, in Lombardia nelle pianure al confine con il Piemonte (basso varesotto, comasco e parte della Brianza)…………
Ecco la città di Cuneo stamattina, splendido panorama con visuale verso sud, sui rilievi al confine con la Liguria (fig.1).
fig.1
Ora il maltempo però si sposterà al sud, come evidenziato dall’immagine del satellite di questa mattina, migliorando nettamente nelle regioni interessate dalle nevicate menzionate (fig.2).
fig.2
Il continuo afflusso di aria fredda nel Mediterraneo ha, infatti, generato un minimo al suolo a sud della Sardegna in graduale traslazione verso ovest. Tale dinamica genererà un forte peggioramento delle condizioni del tempo al sud Italia, in parte già in atto, come riportato in fig.1. Temporali piuttosto intensi sono infatti presenti in Sicilia, mentre rovesci sparsi risalgono le coste di Toscana, Lazio e Campania(fig.3).
fig.3
Migliorato quindi il tempo al nord e nelle centrali tirreniche, con schiarite sempre più ampie, il maltempo insisterà in parte anche nella giornata di venerdì al sud e nelle centrali adriatiche, in quanto il minimo al suolo continuerà ad essere alimentato da aria fredda in discesa dalla Francia (fig.4).
fig.4
In questa fase le temperature si manterranno piuttosto alte e la neve farà la sua comparsa solo a quote medio alte al sud (1000-1200 m o anche più in alto nell’estremo sud). Nel week-end, però, come annunciato da giorni, un nuovo impulso perturbato, visibile in fig.4, prenderà la strada lasciata libera tra le due figure altopressorie di blocco evidenziate, sempre in fig.4, interessando ancora una volta prevalentemente il sud e il medio basso Adriatico (fig.5).
fig.5
In quest’altra fase, tra domenica e le prime ore di lunedì, l’alimentazione fredda sarà caratterizzata da un maggior contributo continentale dai Balcani e le nevicate potranno spingersi a quote collinari nel medio Adriatico (500-600 m); quote più alte al sud, ma in abbassamento rispetto ai giorni precedenti.
Con il week-end dovrebbe concludersi quindi il periodo perturbato di stampo nordatlantico (alimentazione polare marittima) e il tempo dovrebbe temporaneamente migliorare ovunque. Per quanto riguarda il seguito ad oggi, le ultime emissioni dei modelli, che verranno ampiamente discusse nell’editoriale pomeridiano, evidenziano ancora la possibilità dell’arrivo nel Mediterraneo di un’intensa irruzione artica negli ultimi giorni del mese. Più favorevole oggi il modello europeo, mentre quello americano dirotta in parte la colata verso i Balcani, come spesso accade. In serata verificheremo i nuovi aggiornamenti, ma intanto non male davvero quanto proposto dal modello europeo (fig.6).
Ciao ciao