04-03-2017 - Salve a tutti, vivacità meteorologica decisamente in aumento nel Mediterraneo centrale, con una intensa perturbazione atlantica che sta interessando soprattutto le regioni del nord, in particolare il nord ovest.
fig.1
Scambi meridiani accentuati che iniziano a caratterizzare la stagione primaverile quindi, con maltempo che ha colpito in mattinata in golfo ligure e con nevicate che stanno approcciando l’arco alpino centrale, dopo aver interessato quello occidentale nelle ultime ore.
Il flusso perturbato atlantico è quindi entrato pienamente nelle nostre regioni quindi, con il sud comunque ancora escluso dai fenomeni.
Altre perturbazioni arriveranno però in serie nei prossimi giorni, in un clima spiccatamente variabile e sostanzialmente mite fino a lunedì sera, quando una prima maggiore ondulazione dell’anticiclone delle Azzorre in Atlantico favorirà un ingresso più meridiano di un impulso perturbato atlantico in discesa lungo le nostre regioni appenniniche.
fig.2
Il transito della perturbazione in fig.2 si preannuncia rapido ma intenso,una vera e propria burrasca primaverile, caratterizzata da venti forti, rovesci anche grandinigeni, localmente con graupel e nevicate a quote medie tra triveneto e Appennino centro settentrionale.
fig.4
Notte tempestosa quella tra lunedì e martedì, con un minimo a occhiale di ben 993 hPa previsto dal modello europeo alle 72 h, un previsione che presenta una buona affidabilità quindi.
Ma le sorprese marzoline non finiranno qui.
La tendenza alla creazione di ondulazioni di ampio raggio in Atlantico, con l’anticiclone delle Azzorre in risalita verso nord, andrà a esasperarsi nel periodo successivo, inizialmente con una temporanea risalita delle temperature nel Mediterraneo centrale, seguita però dall’arrivo di altri nuclei atlantici a contributo artico sempre più evidente.
fig.5
Dalla fig.5 si evince come a sud dell’Islanda, in luogo della solita profonda depressione correlata al nucleo canadese del VP, sia presente una robusta figura altopressoria, che dirotta o nuclei freddi nordatlantici e/o artici verso l’Europa e le regioni mediterranee.
Dalla emisferica si evince meglio il nuovo assetto previsto in questo caso dal modello americano (fig.6).
fig.6
Si tratterebbe di un deciso cambio di trend meteorologico nel settore Atlantico (EA-) che potrebbe introdurre a un periodo freddo e perturbato nella penisola italiana.
Tale tendenza va ancora definita e non è ben inquadrata da tutti i modelli, ma appare davvero instabile l’evoluzione el VP, con nuclei massicci della struttura che prendono le mosse verso le regioni europee nel lungo termine (fig.6).
fig.6
In tal caso, non sarebbero da escludere nevicate a quote basse nelle regioni centrosettentrionali, con valori di temperatura in quota addirittura intorno i -40 a 5500 m a nord delle Alpi nella emissione del mattino del modello americano.
fig.7
Gli spaghetti per le regioni del nordovest sembrano confermare la previsione descritta, con un trend freddo a partire dalla seconda decade.
fig.8
Si tratta chiaramente, in quest’ultimo caso, di ipotesi poco affidabili ma che individuano una chiara tendenza a un ritorno dell’attività d’onda in Atlantico, che generalmente conduce all’arrivo di impulsi perturbati nel Mediterraneo più o meno freddi a seconda delle traiettorie (fig.9).
fig.9
Valuteremo attentamente le evoluzioni in atto,ma nel frattempo è ormai molto probabile l’arrivo di un secondo marcato peggioramento nelle regioni centrali e del nordest a partire da lunedì pomeriggio.
Ciao ciao…………………..
Insomma auguriamoci un Marzo figlio di vero padre inverno.