Buon pomeriggio a tutti e ben ritrovati. La primavera si è ormai conclusa da qualche giorno e dal 1° Giugno è ufficialmente iniziata l’estate meteorologica. Molti si chiedono com’è stata complessivamente la stagione primaverile sia in Italia che in Europa, in questo approfondimento climatico ne parleremo attraverso le rianalisi del NOAA e alle mappe della rete Meteonetwork estrapolate a partire dai dati della rianalisi ERA5, in attesa che escano anche i dati ufficiali dell’ISAC-CNR.
Complessivamente il trimestre primaverile è risultato più caldo della media trentennale di riferimento 1991-2020 su gran parte dell’Europa. Come si può vedere dall’immagine sottostante, le anomalie termiche in quota più marcate si riscontrano sull’Europa nord-orientale, con un massimo sulle Repubbliche Baltiche dove si registrano anomalie positive superiori a +3°C. Molto caldo anche tra la Turchia e il Mar Nero dove abbiamo un’anomalia termica superiore a +2°C. Anomalie più contenute sul Mediterraneo ma comunque non irrilevanti, con scarti positivi dalla media fino a +1.5-2°C, generalmente tra +0.5 e +1.5°C oltre la media sull’Europa occidentale.
Anomalie della temperatura a 850 hPa nel trimestre primaverile – fonte daily composites
Dal punto di vista pluviometrico, il trimestre primaverile è risultato più piovoso della media su gran parte dell’Europa. Le aree dove ha piovuto di meno sono l’Europa orientale, il Centro-Sud italiano e a tratti il bacino del Mediterraneo. Quelle che invece hanno registrato una piovosità molto più abbondante rispetto alla media di riferimento sono la Germania, la Francia, il Nord Italia e in parte anche la Turchia, come si può vedere dall’immagine sotto.
Anomalie del tasso di precipitazione giornaliero nel trimestre primaverile – fonte daily composite
Ma qual è il motivo di questo surplus di pioggia? Il motivo è da ricercare nella maggiore quantità di vapore acqueo immessa nell’atmosfera a causa del riscaldamento degli oceani. Più vapore acqueo significa un maggior contenuto di acqua precipitabile in atmosfera e quindi maggiori accumuli pluviometrici al suolo.
Anomalie del contenuto di acqua precipitabile nel trimestre primaverile – fonte daily composite
E per l’Italia com’è stata la primavera? Le mappe estrapolate dalla rete Meteonetwork sono molto chiare a riguardo. Dal punto di vista termico, la primavera è stata complessivamente più calda della media di oltre 1 grado. Al Nord e sulla Toscana si sono avute anomalie più contenute, mentre sul medio-basso Adriatico e al Sud registriamo le anomalie maggiori, con scarti positivi dalla media anche superiori ai 2°C.
Anomalie di temperatura media al suolo nel trimestre primaverile – fonte Meteonetwork
Dal punto di vista pluviometrico, è stata una primavera molto piovosa al Nord (eccetto la Romagna) e su Toscana e Umbria. Piogge complessivamente in media si sono avute anche tra Lazio, Campania e in parte anche sulla Sardegna, mentre sul medio-basso Adriatico e al Sud le piogge sono state molto scarse e al di sotto della media del periodo, con locali deficit pluviometrici fino all’80% in meno come si può vedere dalla mappa sotto.
Anomalie pluviometriche in Italia nel trimestre primaverile – fonte Meteonetwork
Con questo vi saluto e vi do appuntamento al prossimo aggiornamento. Una buon proseguimento di giornata da Michele Tonnini, Meteorologo e Staff Meteoscienza.