29-08-2015 - Salve a tutti, nuovo appuntamento quotidiano con l’aggiornamento modelli, quanto mai vasto e approfondito. Gli argomenti da affrontare sono molti e, in questa sede, si cerca di affrontarli in maniera organica nel loro sviluppo, ma in realtà andrebbero approfonditi singolarmente in diverse discussione, ne riparleremo ne pomeriggio.
Iniziamo da quanto sta accadendo nelle nostre regioni; una vasta cupola anticiclonica si è ormai impossessata del territorio italiano e del bacino centroccidentale del Mediterraneo (fig.1)
fig.1
In fig.1 si evince molto bene la vastità della configurazione anticiclonica, responsabile della ondata di caldo conclusiva dell’estate.Le temperature sono salite ovunque, ma soprattutto di giorno, mentre nelle prime ore del mattino ancora il clima è piuttosto piacevole, come evidenziato dalle rilevazioni di questa mattina, alle ore 10:20 italiane (fig.2).
fig.2
Come si vede dalla fig.2, al centronord nessuna località si avvicina ai 30° C, andamento ben diverso da quanto rilevato a Luglio, nonostante la cupola africana sia ormai affermata; ciò è dovuto alla maggiore lunghezza della fase notturna (le ore di sole sono diminuite) e al fatto che ancora i tassi di u.r. non sono saliti molto a causa della brevità dell’onda calda.
Nei prossimi tre giorni però, le temperature, soprattutto quelle notturne, tenderanno ad aumentare leggermente, a causa dell’ulteriore rafforzamento del campo altopressorio, generando in qualche caso sensazione di disagio nelle grandi città pianeggianti.
Successivamente, a partire da Settembre, il quadro evolutivo cambierà completamente, come annunciato più volte; cerchiamo di comprendere come potrebbe essere il tempo della prima decade di Settembre nel territorio italiano. Iniziamo dalla previsione del modello americano per la notte de giorno 1 Settembre (fig.3).
fig.3
Come si evince dalla fig.3, la partenza della spinta azzorriana in Atlantico, con creazione di una figura di blocco anticiclonico, è vista puntualmente realizzarsi dai modelli di previsione. A un lato (est) del blocco, è evidente anche la partenza della conseguente saccatura, alimentata direttamente dal Vortice Polare in rafforzamento. La traiettoria della saccatura vede come obiettivo iniziale principale la penisola iberica. Tale evoluzione è leggermente differente rispetto a quanto prospettato qualche giorno, ma non di molto ed è normale che vi siano tali “aggiustamenti” nella visione del lungo termine.
Alla luce di quanto mostrato, le prime conseguenze di una tale evoluzione sarebbero rappresentate da un peggioramento del tempo già il giorno 2 Settembre nelle regioni nordoccidentali italiane e nel’arco alpino. Con il passare dei giorni la saccatura, secondo la visione ultima dei modelli, si approfondirà sulla Spagna, con il blocco atlantico sempre più forte verso nord (fig.4).
fig.4
Il passaggio descritto, se da un lato manterrà le temperature ancora elevate nelle regioni meridionali italiane, creerà le premesse per le genesi di un forte peggioramento nelle regioni del nordovest e , forse nel Tirreno settentrionale nei giorni 3-5 Settembre, con la presenza di una saccatura stazionaria a ovest dell’Italia. Dalla distribuzione dei geopotenziali a 300 hPa (carta delle correnti a getto), si vede bene come il ramo ascendente del getto si mantenga, nel periodo menzionato, abbastanza stabile nelle regioni settentrionali italiane, con l’asse della saccatura sulla Spagna (fig.5).
fig.5
In tal caso, le precipitazioni più intense, anche per motivi orografici, si localizzerebbero nel settore al confine tra Italia e Francia, comprendendo il mar Ligure e l’alto Tirreno. Evoluzione potenzialmente pericolosa, da monitorare. A seguire, la spinta ulteriore del blocco azzorriano, con relativa rotazione oraria sul proprio asse, spingerebbe la saccatura ulteriormente verso l’Italia, ma allo stesso tempo ne taglierebbe in parte l’alimentazione dall’Artico (fig.6).
fig.6
A quel punto, dall’Artico il Vortice Polare tenterebbe un ulteriore attacco inviando un nocciolo freddo verso la Scandinavia, che farebbe abbassare le temperature anche su tutto il territorio italiano, ma che porterebbe anche lontano la saccatura e la nuvolosità annessa, agganciandola maggiormente al flusso zonale Atlantico (fig.7).
fig.7
Insomma, secondo quanto espresso dalle ultime emissioni del modello americano ed europeo, alla fine della prima decade, dopo un cospicuo abbassamento delle temperature su tutta Italia, tra il 7-8 Settembre, il tempo migliorerebbe rapidamente, grazie anche a un notevole rafforzamento del Vortice Polare (si spera che ciò non rappresenti un trend stagionale, fig.8).
fig.8
Ma è davvero questa l’evoluzione più probabile, il nocciolo artico ci sfiorerà solamente e scivolerà via?? Per comprenderlo meglio analizziamo quanto previsto dagli spaghetti, le elaborazioni “ensemble“, comprendenti tutte le possibili variazioni sul dato proposto ufficialmente; ecco quelli della città di Verona, utili a capire il destino dell’aria fredda in Settembre (fig.9).
fig.9
Come si vede dalla figura, un pò elaborata, si distinguono bene tre periodi nello schema basato sull’andamento del valore della temperatura a 850 hPa (1500 m), ovvero: l’ondata di caldo attuale (fino al 31 Agosto), la fase instabile, non fredda, tra il 3 e il 6 Settembre e l’arrivo del fresco e di altre piogge tra il 6 e 11 Settembre. La freccia in altro a destra con la scritta run ufficiale rappresenta l’elaborazione mostrata nelle precedenti figure, ovvero ciò che viene ufficialmente distribuito come elaborazione, ritenuta la più probabile tra tutte quelle performate. Più in basso, quindi con valori di temperatura più freddi, c’è il run di controllo, ovvero l’elaborazione ottenuta con i dati reali, non perturbati, rilevati in tutto il mondo giornalmente (vedi editoriale sulle leggi del caos). Come si vede, tale l’emissione di controllo vede una strada molto diversa, più fredda rispetto a quella ufficiale. Ecco ad esempio la carta prevista per il 10 Settembre dal run di controllo (fig.10)
Il freddo arriva eccome sull’Italia secondo tale emissione, con la 0° C a 850 hPa che si adagia sulle Alpi. Più in generale, molte perturbazioni dei dati ufficiali vedono l’arrivo del fresco e dell’instabilità nel periodo intorno il 7-8 Settembre, ecco la visione, un pò estrema, della perturbazione n.16 per lo stesso periodo, un nocciolo corposo del Vortice Polare che splitta verso la Scandinavia (fig.11).
fig.11
Anche non considerando tali visioni estreme, è evidente come, per le regioni italiane, il tempo dei prossimi 15 giorni sia riassumibile secondo la seguente sequenza:
1) 29-31 Agosto: fase calda attuale
2) 1-6 Settembre: periodo instabile e molto piovoso, ma non freddo, per il nord e parte del centro, bello e caldo al sud
3) 6-11 Settembre: fase piuttosto fresca, forse molto fresca, per tutte le regioni italiane, con altri episodi temporaleschi diffusi, non continui, soprattutto al centrosud.
Ovviamente la determinazione delle diverse fasi diviene meno probabile allontanandosi con la scala temporale, ma tale suddivisione dovrebbe essere abbastanza valida
Ciao ciao