09-02-2016 - Salve a tutti, evoluzione meteorologica che si è notevolmente vivacizzata nel Mediterraneo; un intenso e vasto sistema perturbato, direttamente correlato al nucleo canadese del VP, si sta letteralmente tuffando nei nostri mari, entrando dal golfo del Leone (fig.1)
fig.1
L’animazione satellitare evidenzia la potenza del flusso atlantico, al momento, sostenuto da un poderosa corrente a getto polare, visualizzata dall’aria fredda con nuvolosità puntiforme che segue la perturbazione (fig.2).
fig.2
Nel precedente editoriale era stato sottolineato tale aspetto, evidenziando la potenza del getto, con velocità superiori a 300 km/h a 300 hPa (9000 m), fig.3.
fig.3
Con un tale assetto del getto polare le regioni del nordovest restano parzialmente in ombra pluviometrica (soprattutto Piemonte), mentre rovesci diffusi e, soprattutto, venti molto forti di Libeccio (sudovest) stanno interessando l’alto Tirreno, il golfo ligure e la pianura Padana centrale.
Ma la parte più intensa del nucleo perturbato deve ancora giungere, con annesso nocciolo freddo in quota del VP, in rapido transito tra ovest verso est nella pianura Padana. Domani mattina un profondo vortice ciclonico sarà collocato nel triveneto, con annesse fenomenologie anche intense e un cospicuo abbassamento delle temperature in nottata (fig.5).
fig.5
I L.A.M., i modelli di dettaglio, non indicano precipitazioni consistenti dopo la mezzanotte nel nord Italia, ma la dinamica del passaggio del vortice è ancora tutta da decifrare; rovesci anche violenti e grandinigeni potranno interessare, infatti, il triveneto, appunto, ma anche l’Appennino emiliano e la pianura emiliano romagnola, a giudizio dello scrivente. Le nevicate, in tale frangente, potranno giungere a quote piuttosto basse durante i rovesci nelle regioni menzionate, fino 200-300 m nelle prime ore del mattino.
Altre piogge interesseranno nelle prossime ore lo spezzino e tutta la Toscana settentrionale, localmente intense e pronte a trasferirsi, in maniera più sparsa, verso le rimanenti regioni centrali. Attenzione ai venti molto forti tra Toscana, Emilia Romagna specialmente crinali appenninici, mar Ligure e Tirreno settentrionale.
Ma non è finita!! Altre perturbazioni giungeranno nei prossimi giorni e, in particolare, un peggioramento piuttosto intenso si va profilando per metà mese, con una saccatura meridiana in notevole affondo nel Mediterraneo (fig.6)
fig.6
. Ne riparleremo forse in serata.
Ciao ciao