14-12-2015 - Salve a tutti, eccoci tenacemente di nuovo insieme a seguire i diversi aggiornamenti, sebbene l’evoluzione meteorologica, praticamente in tutto l’emisfero boreale, sia praticamente definita e dominata ormai da molti giorni dalla forza straripante del Vortice Polare. Le conseguenze dirette, per noi, sono rappresentate dalla costante presenza di una imponente cupola altopressoria nel Mediterraneo, blandamente attraversata, durante le fasi di indebolimento, da deboli impulsi perturbati “spillati” dal flusso Atlantico (fig.1).
fig.1
La distribuzione delle principali figure bariche nel continente europeo risponde perfettamente al modello “zonale”, ovvero a una differenziazione netta e definita, procedendo da nord a sud, delle tipologie di tempo in atto. Tale assetto si comprende molto bene dall’osservazione delle temperature registrate alle ore 10:30 italiane nel continente europeo (fig.2).
fig.2
Come si vede, sono distinguibili tre distinte fasce climatiche.
1) La prima, più a nord, oltre il 55° parallelo, è raggiunta dal getto polare e dai disturbi correlati al flusso Atlantico e alle correnti fredde all’interno della struttura del Vortice Polare. In tale settore l’inverno si fa sentire, con temperature abbondantemente sottozero lontano dalle coste e nevicate frequenti.
2) Più a sud c’è una fascia di transizione, tra il 50° e il 55° parallelo, raggiunta occasionalmente dalle correnti perturbate, dove il tempo non è buono, ma neanche freddo o, altresì, lo è a “spot”, in funzione delle periodiche oscillazioni della corrente a getto.
3) Ancora più a sud, al di sotto del 50>° parallelo, nel Mediterraneo e parte dell’Europa centrale, c’è il regno incontrastato dell’alta pressione, con temperature sempre miti, specialmente di giorno e sostanziale assenza di fenomenologie di sorta.
Cosa succederà nei prossimi giorni??
L’assetto descritto in fig.2 tenderà ulteriormente a esasperarsi, fino alle porte del Natale, con ulteriore aumento delle velocità zonali (del getto p0lare) e distinzione ancora più marcata praticamente in solo due fasce; una con maltempo e freddo a nord e un’altra con temperature sopramedia e bel tempo a sud. Ecco infatti la poderosa pulsazione in prima armonica prevista per il VPT nel periodo antecedenter al Natale, nessuna ondulazione del getto plare su tutto l’emisfero (fig.3).
fig.3
Su tale carta il getto polare è cosi intenso e rettilineo nel continente europeo da consentire solo due tipologie di tempo meteorologico, con il limite tra i due settori collocato sempre tra il 50° il 55° parallelo.
Quanto durerà tale assetto??
Difficile a dirsi ora. La pulsazione in prima armonica in fig.2 dovrebbe stemperarsi proprio nei giorni di Natale, consentendo lievi ondulazioni del getto polare probabilmente tra Natale e Capodanno (le famose pause descritte in molti editoriali); stamattina il modello americano ne propone una (cambierà) che prevede l’arrivo di aria fredda al nord dall’Europa nordorientale a fine anno (fig.4).
fig.4
Tali pause alla corsa sfrenata del getto polare nel territorio europeo sono probabili entro la fine dell’anno, il VP non può mantenere un assetto così estremo per sempre (fig.3) ma, occorre ricordarlo, per avere un cambiamento di maggior rilievo occorrerrà aspettare l’anno nuovo….e speriamo bene.
Intanto, il VPS continua ad apparire sotto attacco nel lungo termine, con continua ripartenza di warming nell’area siberiana, in serata un aggiornamento dettagliato dei piani alti (fig.5).
fig.5
Ciao ciao