22-12-2014 - Salve a tutti; eccoci giunti al classico riepilogo serale, dopo l’emozione mattutina fornita dal modello europeo. Veniamo subito al dunque, con gli ultimi aggiornamenti. Sostanzialmente confermata anche dal run 12 UTC del modello americano la neve nel versante Adriatico nella giornata di venerdì, in particolare nel pomeriggio e sera, confortante anche l’ultima carta di dettaglio (fig.1).
fig.1
Come si vede dalla fig.1, sebbene per un breve frangente, nella giornata di venerdì l’innesco di intense correnti al suolo da nordest a causa della presenza di un minimo nel basso Tirreno, favorirà l’insorgenza di precipitazioni da stau nel medio Adriatico che, in virtù delle temperature piuttosto basse, potranno essere nevose intorno 400-500 m o localmente a quote più basse. Confermato quindi quanto esposto nell‘editoriale emesso ieri sera, a cui si rimanda. La fig. 1 rappresenta un’istantanea della prima parte della sera, ma nevicate a quote basse potranno interessare tutto il versante Adriatico, fino al Gargano, a partire dalla mattinata di venerdì.
In merito al prosieguo della evoluzione mostrata, ci sono ancora molte incertezze sulla traiettoria del secondo impulso perturbato in arrivo. Nell’editoriale del mattino è stata evidenziata l’ipotesi del modello europeo, che prevedeva neve in pianura al nordovest nelle prime ore di domenica 28. Il modello americano questa sera non smentisce tale ipotesi, sebbene collochi il passaggio leggermente più a est, con rapidità maggiore e minor permanenza al nord. Le nevicate in pianura potrebbero ugualmente verificarsi ma sarebbero fugaci, mentre nell’Appennino centrale i fenomeni sarebbero di maggior entità ma a quote alto collinari (fig.2).
fig.2
In sostanza ancora nulla di definito per il secondo impulso intorno al giorno 28, il modello inglese UKMO ripropone ancora la saccatura meridiana ottima per le centrali (fig.3)
fig.3
A seguire, sembra doversi affermare, dopo un periodo con temperature finalmente in media o leggermente sottomedia, un nuovo riassetto e ricompattamento del Vortice Polare, con nuova rimonta altopressoria nel Mediterraneo (fig.4).
fig.4
Quest’ultima fase dovrebbe essere però temporanea; in molte emissioni infatti, la nuova disposizione del VPT sembra poter favorire la formazione di un blocco in area scandinava (fig.5), ben evidenziato nella emissione del mattino del modello americano, dove addirittura si intravedeva la formazione di un ponte di Woeikoff.
fig.5
Insomma, al momento nessun stravolgimento barico nel nostro emisfero, ma l’arrivo in ogni caso di una bella parentesi invernale tra Natale e capodanno dovrebbe riconciliare i meteoappassionati con l’inverno, con qualche possibile sorpresa nevosa in pianura.
Ciao ciao