21-01-2019 – Salve a tutti, ennesimo editoriale, tardivo e rapido, ma impossibile non commentare quanto sta accadendo nel comparto europeo e atlantico in queste ore.
Una perturbazione piuttosto intensa sta interessando in queste ore le regioni italiane, soprattutto quelle centrali ed Emilia Romagna, con piogge diffuse e nevicate a quote molto basse nella pedemontana romagnola (200-300 m), quote più elevate (600-800 m) nell’Appennino centrale.
fig.1
Ma nell’animazione satellitare è già ben visibile un’altra e ben più intensa perturbazione, collegata direttamente al nucleo canadese del Vortice Polare. Proprio il distacco di un lobo minoritario ma comunque molto corposo dal lobo canadese sarà alla base dell’intenso peggioramento che interesserà il Mediterraneo centrale a partire dal pomeriggio di domani, martedì e fino alla giornata di Venerdì.
L’immagine pomeridiana del vicino atlantico rende ancora meglio tutta la potenza dell’impulso perturbato in arrivo, spinto direttamente dal getto polare in uscita dal Labrador settentrionale (frecce gialle).
fig.2
Come si vede dalla fgi.2, la seconda perturbazione prenderà la via tracciata dalla prima e sarà seguita da un vistoso inarcamento della cellula altopressoria azzorriana.
Dalla modalità con cui l’alta pressione piloterà il distacco nucleo di vorticità dal lobo canadese, insomma da come verrà tagliata l’alimentazione fredda dalla Groenlandia, dipenderà l’intensità e durata del peggioramento.
Nei giorni scorsi, il mantenimento praticamente inalterato di tutto il lobo con la sua struttura fino al Mediterraneo aveva lasciato ipotizzare temperature e ampiezza maggiore del nucleo artico. Tuttavia, nonostante la previsione sia leggermente cambiata, l’intensità del peggioramento resterà intatta nella sue linee essenziali.
fig.3
In fig.3 ecco tutta la struttura perturbata, parzialmente “sfilacciata” dal distacco con il lobo canadese, piombare nel Mediterraneo con nuclei artici in serie.
L’ingerenza dell’anticiclone delle Azzorre, come accennato, genererà il rapido isolamento di un vortice depressionario davvero intenso e inusuale per le regioni mediterranee.
fig.4
Ecco, in tutta la sua potenza, la previsione serale del modello europeo per giovedì 24; un vero e proprio ciclone mediterraneo, con un minimo di ben 973 hPa nel Tirreno meridionale causare una vera e propria tempesta nel Mediterraneo.
Quali fenomeni saranno prevedibili da questo peggioramento??
Venti forti quindi, rovesci, temporali, ma soprattutto le nevicate, che interesseranno molte regioni; ecco quelle previste nelle prossime 96 h
fig.5
Da stanotte, nevicate piuttosto intense intesseranno l’Appennino centrale, soprattutto adriatico, con quota neve in abbassamento fino a 400-500 m. Successivamente, da mercoledì, l’arrivo del nucleo artico potrà far nevicare in pianura su buona parte del’arco ligure, Piemonte meridionale, Emilia, Toscana settentrionale e ancora a quote basse (400-500 m) su Sardegna, Lazio resto della Toscana, Marche, Abruzzo e Molise.
Questo per quanto riguarda la prima ondata, ma gli impulsi artici, sembra ormai acclarato, continueranno a giungere in serie nelle nostre regioni, fino a Febbraio; per stasera è sufficiente un’immagine tratta dal modello americano, con la neve al suolo prevista per i prossimi 1o giorni; praticamente quasi tutta Europa, tranne penisola iberica, vedrai la neve entro Febbraio compresa buona parte dell’Italia.
Insomma, ci attendono giorni perturbati e freddi, li seguiremo passo passo.